Memoria e resilienza: il messaggio del Pontefice nel 60mo anniversario della tragedia del Vajont.
Ieri, sabato 19 gennaio 2024, Papa Francesco ha accolto la delegazione della Diocesi di Belluno-Feltre nella Sala Clementina, in occasione del 60° anniversario del disastro del Vajont. Nel suo discorso, il Pontefice ha espresso vicinanza e gratitudine alla comunità per il suo impegno nel preservare la memoria e nel testimoniare la resilienza umana di fronte a tragedie ambientali.
Il disastro del Vajont.
Il disastro del Vajont, avvenuto il 9 ottobre 1963, è stato uno dei più gravi incidenti legati a una diga nella storia. La frana di una massa rocciosa nel bacino artificiale della diga del Vajont, situata tra le province di Belluno e Pordenone, causò un’onda gigantesca che spazzò via diversi villaggi e uccise circa 1910 persone. La tragedia del Vajont rimane un simbolo delle conseguenze catastrofiche dell’irresponsabilità umana nei confronti dell’ambiente.
La riflessione di Papa Francesco.
Nel suo discorso, Papa Francesco ha sottolineato come la tragedia del Vajont sia stata causata dalla logica del guadagno che ha prevalso sulla cura dell’uomo e dell’ambiente. Ha evidenziato che la fraternità e la collaborazione sono essenziali per costruire un futuro sostenibile, in contrapposizione all’avidità che distrugge.
La memoria come onda di vita.
Il Papa ha lodato la comunità di Belluno-Feltre per aver trasformato il dolore e la distruzione in un’onda di vita, simbolo di speranza e di rinascita. Ha riconosciuto l’importanza di custodire la memoria per evitare che simili catastrofi si ripetano e per educare le generazioni future al rispetto dell’ambiente.
Le implicazioni etiche.
Il discorso di Papa Francesco mette in luce le profonde implicazioni etiche della relazione tra umanità e natura. Sottolinea la necessità di un approccio etico e rispettoso verso l’ambiente, basato sul riconoscimento dei limiti e della responsabilità umana nel prendersi cura del creato.
Un appello alla responsabilità e alla speranza.
Concludendo l’incontro, Papa Francesco ha invocato la benedizione sulla comunità e ha chiesto preghiere per sé. Il suo discorso è un appello alla responsabilità etica e alla speranza, ricordando che la memoria e il rispetto per l’ambiente sono essenziali per costruire un futuro sostenibile.