Discernimento, scienza e ascesi le doti necessarie dei seminaristi.
Così il Pontefice nel suo discorso alla comunità del Seminario di Madrid, tenuto il 3 febbraio 2024 nella Sala Clementina. Papa Francesco ha centrato il suo intervento su temi profondamente radicati nella fede cattolica e nella formazione spirituale e pastorale dei futuri sacerdoti. Sottolineando l’importanza della presenza e dell’insegnamento dell’Eucaristia nel seminario, considerandola non solo come parte centrale della formazione religiosa ma come l’ispirazione e la guida per tutte le dimensioni della vita e dell’apprendimento dei seminaristi.
Il discorso si apre con un riferimento alla “felice coincidenza” della presa di possesso da parte di Sua Eminenza Don José della chiesa di Santiago y Montserrat, simbolo dell’unione tra la fede apostolica e l’amore per Maria, caratteristici della Spagna. Questo evento è visto come un momento significativo per la comunità del seminario, che il Papa considera come il “tesoro più prezioso” di Don José.
Papa Francesco utilizza la metafora dell’Eucaristia come fondamento di varie dimensioni della formazione seminaristica: pedagogica, scientifica, disciplinare, ascetica ed economica. Evidenzia come l’Eucaristia debba essere il punto di riferimento per l’insegnamento, l’apprendimento, la disciplina, e l’ispirazione per una vita di servizio e dedizione a Dio. Attraverso l’adorazione e l’imitazione di Cristo, i seminaristi sono chiamati a diventare pastori secondo il cuore di Dio, imparando non solo concetti religiosi ma accogliendo Cristo stesso nella loro vita.
L’umanità di Cristo, la sua “mitezza e umiltà di cuore”, è presentata come la lezione più profonda che i seminaristi debbano apprendere. Questa lezione di umanità è fondamentale per la loro formazione spirituale e pastorale, poiché li prepara a entrare in relazione con gli altri in modo autentico e compassionevole.
Il Papa sottolinea anche l’importanza della disciplina spirituale, del silenzio, della preghiera, del digiuno, e della penitenza, per liberarsi da ciò che schiavizza e per essere completamente di Dio. La fiducia in Dio e la docilità al suo volere sono viste come essenziali per costruire il “tempio di Dio” nelle persone e nelle comunità dei seminaristi.
In conclusione, il Papa invita i seminaristi a prostrarsi in adorazione davanti a Dio, per costruire con docilità e fiducia nelle loro vite e nelle loro comunità, e li esorta a pregare per lui. Questo discorso riflette l’approccio pastorale di Papa Francesco, incentrato sull’importanza della formazione spirituale e umana dei futuri sacerdoti, come base per una Chiesa che serva il mondo con amore e umiltà.