Nella decima Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione, il Pontefice esorta a ascoltare, sognare e agire contro lo sfruttamento umano.
In occasione della decima Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, Papa Francesco ha rivolto ieri, Giovedì 8 Febbraio 2024, un messaggio potente e commovente al mondo, esortando tutti a unirsi nella lotta contro questo “dramma globale”. Il messaggio, intitolato “Camminare per la dignità: ascoltare, sognare, agire”, è stato pubblicato ieri, nella memoria liturgica di Santa Giuseppina Bakhita, simbolo di libertà e rinascita per le vittime della tratta.
“Con tutto il cuore mi unisco a voi, soprattutto ai giovani, che in tutto il mondo vi state impegnando per contrastare questo dramma globale,” ha affermato il Pontefice, riconoscendo l’impegno globale nella lotta contro la tratta di persone. Attraverso le parole di Papa Francesco, emerge un appello all’azione congiunta e alla solidarietà universale, ispirato dalla vita di Santa Bakhita, che “ci incoraggia ad aprire gli occhi e le orecchie, per vedere gli invisibili e ascoltare chi non ha voce”.
La tratta di persone è descritta come una realtà spesso invisibile, mascherata dalla “cultura dell’indifferenza”. Il Papa critica questa indifferenza e invita tutti a “reagire, ad aprire le nostre vite, i nostri cuori a tante sorelle e tanti fratelli che sono trattati come schiavi”.
Il messaggio di Papa Francesco è un invito all’ascolto attivo e alla compassione: “È fondamentale avere la capacità di ascoltare chi sta soffrendo,” afferma, evidenziando l’importanza di prestare attenzione alle vittime dei conflitti, del cambiamento climatico, e di sfruttamento lavorativo e sessuale. Questo ascolto deve tradursi in un impegno concreto per “sognare un mondo in cui le persone possano vivere con libertà e dignità”.
L’appello finale del Papa è per un’azione concreta, sottolineando che “con la forza dello Spirito di Gesù Cristo dobbiamo trasformare questo sogno in realtà”. Invita tutti, dalle comunità parrocchiali ai movimenti ecclesiali, dalle associazioni ai vari ambiti sociali e politici, a pregare e agire contro la tratta. “Sappiamo che è possibile contrastare la tratta, ma bisogna arrivare alla radice del fenomeno, sradicandone le cause,” esorta Papa Francesco, sottolineando l’importanza di un impegno globale per eliminare le radici di questo male.
Il messaggio si conclude con un ringraziamento a coloro che lavorano per la Giornata e con una benedizione a chiunque desideri impegnarsi contro la tratta e ogni forma di sfruttamento. Questo appello alla mobilitazione non solo riafferma l’impegno della Chiesa nella lotta contro la tratta di persone, ma serve anche come un promemoria che chiunque può contribuire a costruire un mondo di fraternità e pace.
In memoria di Santa Giuseppina Bakhita, Papa Francesco rinnova la sua chiamata a non rimanere fermi, ma a “mobilitare tutte le nostre risorse nella lotta contro la tratta e nel restituire piena dignità a quanti ne sono stati vittime”. Questo messaggio è un invito a riflettere, pregare e agire, perché “se chiuderemo occhi e orecchie, se resteremo inerti, saremo complici”.
Con queste parole, Papa Francesco rafforza il suo messaggio di speranza e azione, invitando tutti a camminare insieme per la dignità di ogni persona, ascoltando, sognando e agendo contro la tratta di persone, unendo così le forze in un impegno globale per la libertà e la dignità umana.