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Intelligenza artificiale in sanità: sfide, promesse e rischi di una innovazione rivoluzionaria

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OCSE: linee guida per un futuro sanitario guidato dall’AI, tra potenzialità e responsabilità.

Nel contesto di una rapida evoluzione tecnologica, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) emerge come un attore chiave nel delineare il futuro dell’Intelligenza Artificiale (AI) nel settore sanitario. Con la pubblicazione del suo documento “AI in Health: Huge Potential, Huge Risks”, l’OCSE non solo riconosce l’immenso potenziale dell’AI nel trasformare positivamente la sanità globale, ma solleva anche una bandiera di cautela riguardo ai significativi rischi associati. Fondato nel 1961, l’OCSE ha la missione di promuovere politiche che migliorino il benessere economico e sociale delle persone in tutto il mondo. Attraverso i suoi principi sull’AI stabiliti nel 2019, l’organizzazione si propone di guidare lo sviluppo e l’uso fidato dell’AI, assicurando che la tecnologia avanzata operi a vantaggio dell’umanità, rispettando al contempo valori etici e norme di sicurezza.

Questo documento dell’OCSE funge da faro per governi, policy maker e professionisti del settore, offrendo un quadro comprensivo delle opportunità, dei rischi e delle azioni politiche necessarie per navigare il complesso paesaggio dell’AI in sanità. L’obiettivo è duplice: sfruttare l’AI per salvare vite, migliorare l’efficacia dei professionisti sanitari e rendere i sistemi sanitari più centrati sull’individuo, mitigando nel contempo i rischi di disoccupazione, disuguaglianza, violazioni della privacy e uso irresponsabile dell’AI. Con un approccio basato su principi di fiducia e sicurezza, l’OCSE mira a stabilire un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la protezione dei diritti fondamentali, evidenziando la necessità di una governance robusta e di una supervisione attenta nell’era dell’AI.

Intelligenza artificiale in sanità: enormi potenzialità e rischi

L’era dell’Intelligenza Artificiale (AI) è arrivata ed è qui per restare, portando con sé un potenziale rivoluzionario nel settore sanitario, ma anche sfide e rischi significativi. L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) è stata pioniera nella definizione di principi politici per lo sviluppo e l’uso affidabile dell’AI, con l’obiettivo di mitigare i rischi, tra cui la disoccupazione, l’espansione delle disuguaglianze, le violazioni della privacy e l’uso irresponsabile dell’AI.

Recentemente, eventi e report significativi hanno mirato a promuovere l’implementazione sicura dell’AI, evidenziando la sua capacità di salvare vite, migliorare il lavoro dei professionisti sanitari e rendere i sistemi sanitari più centrati sulle persone. Tuttavia, la trasformazione dei principi in azioni concrete rimane una sfida cruciale. Senza un’azione decisiva, i rischi includono l’aggravamento delle disuguaglianze digitali e sanitarie, l’aumento dei rischi per la privacy, il rallentamento del progresso scientifico e la minaccia alla fiducia del pubblico.

Salvare vite e migliorare la sanità

L’AI ha già dimostrato di poter salvare vite, riducendo gli errori medici e migliorando la comunicazione tra i professionisti sanitari. È in grado di elaborare vasti volumi di dati clinici per assistere nella diagnosi e ottimizzazione dei trattamenti, promettendo di espandere la medicina basata sull’evidenza. Inoltre, l’automazione di attività amministrative tramite AI può alleggerire il carico di lavoro dei professionisti sanitari, contribuendo a colmare il previsto deficit di 3,5 milioni di operatori sanitari entro il 2030 nei paesi OCSE.

L’AI può anche migliorare la sicurezza delle infrastrutture digitali sanitarie, proteggendole dagli attacchi informatici in aumento. Inoltre, l’uso efficace dell’AI nell’elaborazione dei dati sanitari può accelerare la scoperta di trattamenti per malattie rare, migliorare la sicurezza dei sistemi sanitari e promuovere la medicina personalizzata.

Affrontare i rischi dell’AI in sanità

Per realizzare il potenziale dell’AI in sanità, è essenziale affrontare i suoi rischi, tra cui risultati negativi dovuti a pregiudizi, dati di bassa qualità, mancanza di trasparenza o uso in contesti inappropriati. È fondamentale garantire che l’AI non aumenti il carico di lavoro del personale sanitario già sotto pressione e che vi sia chiarezza sulla responsabilità della gestione dell’AI.

Azioni politiche pratiche

Per sfruttare responsabilmente l’AI in sanità, si devono operazionalizzare i principi di AI responsabile, rispettando i diritti umani e migliorando i risultati sanitari. È necessario un forte coordinamento politico, tecnico e dei dati, sia a livello nazionale che internazionale, per liberare il valore umano dell’AI in modo equo e ampio. Le iniziative proattive e le strategie robuste sono cruciali per generare risultati positivi, rispettando al contempo i diritti critici alla privacy, alla non discriminazione e alla sicurezza.

In conclusione, l’AI in sanità presenta enormi potenzialità per migliorare la cura e l’efficienza dei sistemi sanitari. Tuttavia, per realizzare questi benefici in modo sicuro ed equo, è imperativo implementare politiche, processi e meccanismi di enforcement efficaci che rispettino e promuovano principi di AI responsabile e affidabile.

Fonte: Lavoroia.it – Lavorointelligenzaartificiale.it.

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