Dalla chirurgia robotica alla lotta contro la perdita ossea: gli astronauti e la NASA esplorano le frontiere della scienza spaziale.
Gli astronauti della missione SpaceX Crew-7 della NASA, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), hanno dialogato con personalità di spicco dell’agenzia spaziale, tra cui l’amministratore della NASA, il Senatore Bill Nelson, e il dottor Lisa Carnell, direttore della Divisione delle Scienze Biologiche e Fisiche. Questa conversazione, che si è svolta in diretta dalla stazione spaziale, ha evidenziato alcune delle ricerche all’avanguardia e le dimostrazioni tecnologiche in corso nell’orbitante laboratorio scientifico.
Uno dei progetti più innovativi presentati è stato la dimostrazione di un piccolo robot in grado di eseguire interventi chirurgici nello spazio, comandato a distanza dal nostro pianeta. Questo sviluppo non solo apre nuove frontiere nella medicina spaziale ma potrebbe anche avere implicazioni significative per la chirurgia remota sulla Terra, specialmente in aree remote o in situazioni in cui un intervento chirurgico immediato è critico e non vi sono chirurghi disponibili sul posto.
Un altro aspetto fondamentale della ricerca discussa riguarda uno studio sulla perdita ossea nello spazio, che potrebbe migliorare la nostra comprensione della perdita ossea correlata all’età sulla Terra. La microgravità a cui gli astronauti sono esposti per lunghi periodi nello spazio accelera la perdita ossea, fornendo un modello unico per studiare questo fenomeno e potenzialmente sviluppare trattamenti più efficaci per malattie come l’osteoporosi.
Gli astronauti partecipanti alla chiamata Terra-spazio dall’orbita includono Jasmin Moghbeli della NASA, Andreas Mogensen dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e Satoshi Furukawa dell’Agenzia di Esplorazione Aerospaziale Giapponese (JAXA), sottolineando la natura internazionale della collaborazione sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Questo dialogo tra gli astronauti e i dirigenti della NASA sottolinea l’importanza della ricerca spaziale non solo per esplorare l’universo ma anche per apportare benefici tangibili alla vita sulla Terra, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie e la comprensione di fenomeni che influenzano direttamente la salute umana.
Immagine e video: credits NASA.