Lincei: disparità di genere in medicina e soluzioni per una salute inclusiva e personalizzata.
Il 12 febbraio 2024, l’Accademia Nazionale dei Lincei ha ospitato un evento significativo in occasione della Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, intitolato “Per una Medicina non solo al Maschile”. Questa conferenza ha segnato un momento cruciale nel dibattito su come la ricerca medica e farmacologica possa e debba evolversi per riconoscere e integrare le differenze di genere.
L’incontro, organizzato da un comitato di illustri membri dell’Accademia, tra cui Marta Catellani, Benedetta Craveri, Silvio Garattini, Jacopo Meldolesi e Maria Concetta Morrone, ha affrontato la questione spesso trascurata dell’inadeguata attenzione verso le distinzioni tra la medicina maschile e femminile. Silvio Garattini, insieme a Rita Banzi, ha recentemente messo in luce questa problematica nel libro “Una medicina che penalizza le donne”, sottolineando come sia improrogabile occuparsi delle implicazioni che questa negligenza comporta per la salute femminile e per la società nel suo complesso.
L’evento ha aperto con indirizzi di saluto da parte di figure di spicco dell’Accademia e ha visto la partecipazione di esperti che hanno discusso le differenze di genere nelle neuroscienze, l’impatto della medicina sulla salute delle donne, e il ruolo del genere come determinante sociale della salute. Un focus particolare è stato posto su come la medicina di genere possa trasformarsi in una pratica medica che tenga conto delle specificità di ciascun sesso, migliorando così l’efficacia delle cure e l’outcome dei trattamenti.
Tra gli argomenti discussi, si è evidenziato come il cervello di uomini e donne presenti differenze che possono influenzare sia la percezione che la risposta ai trattamenti, ponendo le basi per una medicina personalizzata che tenga conto di queste variazioni. Inoltre, è stata sottolineata l’importanza di cambiare le procedure di ricerca per sviluppare trattamenti più mirati e l’impatto positivo che una simile evoluzione potrebbe avere non solo sulla salute dei pazienti ma anche sul benessere economico e sociale generale.
L’evento non è stato solo un momento di riflessione scientifica ma anche un appello all’azione, evidenziando la necessità di eliminare le discriminazioni di genere in un campo vitale come quello della salute. La Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza si è così trasformata in una piattaforma per promuovere un cambiamento culturale e metodologico nella ricerca medica, verso un approccio che valorizzi la diversità come risorsa per una comprensione più profonda e inclusiva della salute umana.
Questo incontro rappresenta un passo importante verso l’integrazione delle differenze di genere nella ricerca e nella pratica medica, un obiettivo che, se raggiunto, potrebbe non solo migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria per tutti ma anche contribuire a una società più giusta ed equa.