Così il presidente Meloni nell’incontro di ieri con la Stampa Estera.
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha affrontato con franchezza e umorismo la sua partecipazione all’evento annuale dell’Associazione Stampa Estera in Italia, evento che quest’anno coincideva con il suo 112mo anniversario. La sua presenza e il suo discorso hanno offerto spunti di riflessione su questioni di attualità, sul ruolo dei media e sulle sfide poste dall’innovazione tecnologica.
Con una dose di autoironia, Meloni ha introdotto il suo intervento: “So che ci si aspetta un intervento leggero, ma io non ero leggera neanche a 15 anni, figuriamoci dopo 16 mesi di governo, poi mi invitate nel giorni in cui perdo la Sardegna e sto pure facendo la Quaresima e non posso nemmeno affogare i dispiaceri nell’alcol”.
L’impatto potenziale dell’intelligenza artificiale su stampa e democrazia.
Il premier ha poi affrontato un tema di rilevanza cruciale: la libertà di stampa e i pericoli che affronta nell’era digitale. “Abbiamo la presidenza del G7”, ha affermato, spiegando “che c’è un tema che riguarda ed è quello dell’Intelligenza artificiale: si parla tanto di libertà di stampa ma qui rischiamo di cancellare la stampa. E senza la stampa non c’è libertà. Rischiamo un impatto devastante, sarà un focus che porteremo al G7”.
