In un momento cruciale per la libertà di informazione, il Parlamento italiano e l’Unione Europea hanno compiuto passi significativi per tutelare i giornalisti e la professione giornalistica. Giovedì 29 febbraio 2024, l’Aula della Camera dei Deputati in Italia ha approvato con 196 votazioni una serie di mozioni dedicate alla salvaguardia della libertà di stampa e alla tutela dei giornalisti, sottolineando l’importanza di un giornalismo libero e responsabile nel tessuto democratico del Paese.
Iniziative italiane per la protezione del giornalismo.
La Camera ha dato il via libera a un testo presentato dalla maggioranza che impegna il Governo italiano a diverse azioni cruciali. Tra queste, spicca l’istituzione di un tavolo interministeriale, che vedrà la partecipazione di rappresentanti dell’ordine dei giornalisti, finalizzato al monitoraggio della normativa sulle cosiddette “liti temerarie”, ovvero cause legali infondate intentate con lo scopo di intimidire e silenziare la stampa. L’obiettivo è duplice: da un lato tutelare l’integrità del giornalismo e l’informazione reale, dall’altro proteggere la dignità umana e il diritto alla riservatezza.
Rafforzamento del servizio pubblico e nuove tecnologie.
Il documento approvato pone inoltre l’accento sul potenziamento dei media del servizio pubblico attraverso investimenti in nuove tecnologie e la promozione della trasparenza e del merito nelle nomine dei vertici delle aziende pubbliche. Queste misure si propongono di rafforzare l’indipendenza e l’affidabilità dell’informazione in un’era caratterizzata da sfide digitali e disinformazione.
L’Europa contro le querele temerarie: la direttiva Slapp.
Parallelamente agli sforzi nazionali, il Parlamento europeo ha approvato la nuova direttiva europea Slapp, un importante strumento legale volto a proteggere i giornalisti e gli operatori dell’informazione dalle querele temerarie transfrontaliere. Queste azioni legali, spesso promosse da potenti entità per intimidire e soffocare le voci critiche, rappresentano una minaccia crescente per la libertà di stampa e l’impegno civico in Europa.
La direttiva propone soluzioni concrete per contrastare tale fenomeno, come l’archiviazione anticipata di cause palesemente infondate e l’imputazione delle spese processuali al ricorrente. Approvata con una larga maggioranza, questa normativa mira a garantire un ambiente più sicuro per chi lavora su questioni di interesse pubblico, contribuendo a preservare i pilastri democratici dell’Unione.
Conclusione: un lavoro comune per la libertà di informazione.
Le iniziative intraprese sia in Italia che a livello europeo rappresentano un passo significativo nella lotta contro le intimidazioni legali e nella promozione di un giornalismo di qualità. Proteggere i giornalisti e garantire la libertà di informazione sono obiettivi fondamentali per sostenere la democrazia e il diritto dei cittadini all’informazione. Queste azioni dimostrano un impegno condiviso a favore di una società più trasparente, informata e resiliente.