Nel videomessaggio per Cadena 100 por la Paz, il Papa evidenzia il potere unificatore di musica e arte nel cuore dei conflitti globali.
La Santa Sede ha pubblicato ieri il videomessaggio di pace del Pontefice iper il concerto Cadena 100 por la Paz, che si svolgerà e Madrid domani, Sabato 9 marzo 2024. Papa Francesco ha espresso il suo ringraziamento e apprezzamento per l’iniziativa, sottolineando l’importanza dell’arte e della musica come strumenti per costruire ponti di pace in un mondo segnato da conflitti e sofferenze.
Nel suo discorso, il Santo Padre ha menzionato specificamente le vittime e le distruzioni causate dalla guerra in diverse parti del mondo, tra cui “la martirizzata Ucraina, ma anche la Palestina e Israele”, sottolineando la gravità della situazione e l’urgente necessità di pace. Il Papa ha ringraziato gli artisti coinvolti nel concerto per aver dimostrato che “l’arte e la musica possono diventare messaggeri, strumento di pace per costruire ponti”, evidenziando il potere unificante e terapeutico dell’espressione artistica.
Papa Francesco ha espresso gratitudine anche verso coloro che non si sono voltati dall’altra parte di fronte al conflitto, ma hanno scelto di impegnarsi attivamente nel fornire supporto alle vittime dirette delle guerre. Ha inoltre lodato “Cadena 100” per l’organizzazione dell’evento e per tutti coloro che hanno fornito aiuto umanitario a oltre 200 famiglie colpite dalla guerra in Cisgiordania.
Concludendo il suo messaggio, il Pontefice ha impartito la sua benedizione e ha esortato tutti a non smettere di pregare per lui, riaffermando il suo sostegno e la sua vicinanza a tutte le iniziative che promuovono la pace e l’armonia nel mondo.
Questo messaggio del Papa rafforza il ruolo centrale che la Chiesa vede nell’arte e nella musica come mezzi potenti per promuovere la pace, l’empatia e la comprensione tra i popoli. L’evento Cadena 100 por la Paz e il videomessaggio del Pontefice offrono una preziosa occasione di riflessione sull’importanza di unire le forze in nome della pace, sottolineando l’urgenza di agire insieme per alleviare le sofferenze causate dai conflitti globali.