Efficienza, equità e innovazione: le linee guida della nuova riforma fiscale italiana del 2024.
Nel corso della seduta del Consiglio dei Ministri del 11 marzo 2024, il governo italiano ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che segna una svolta significativa per il sistema fiscale nazionale. La proposta, avanzata dal Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, mira a riformare il sistema di riscossione dei tributi, introducendo misure per aumentare l’efficacia, l’imparzialità e l’efficienza del processo, pur rispettando i diritti dei contribuenti.
Il fulcro della riforma prevede un riordino complessivo dell’Agenzia delle entrate-riscossione (AdER), con l’obiettivo di garantire una gestione più tempestiva e efficiente della riscossione dei crediti tributari. Tra le novità più rilevanti figura l’introduzione del “discarico automatico” dei ruoli non gestiti entro cinque anni dall’assegnazione, salvo eccezioni per crediti coinvolti in procedure legali specifiche. Questa misura non cancella il debito ma consente agli enti creditori di riscuotere autonomamente i crediti non prescritti o di riaffidare il recupero a AdER in presenza di nuove evidenze finanziarie del debitore.
La riforma introduce anche un meccanismo di controllo congiunto tra il Ministero dell’economia e delle finanze e gli enti creditori sulla gestione e il discarico dei crediti, oltre a stabilire specifiche responsabilità amministrative per l’agente della riscossione in caso di negligenza.
Un’innovazione significativa riguarda l’aumento delle rate massime per la dilazione dei pagamenti dei debiti fiscali, che passano da 72 a 120, con possibilità di proroga in caso di peggioramento delle condizioni economiche del debitore. Si semplificano inoltre le procedure per i rimborsi fiscali e si ampliano le opzioni di concentrazione della riscossione nell’accertamento.
La riforma prevede altresì la creazione di una commissione dedicata alla valutazione di soluzioni legislative per i discarichi di ruoli affidati a AdER dal 2000 al 2024, e stabilisce regole specifiche per la gestione delle “risorse proprie tradizionali” dell’Unione Europea e del recupero degli aiuti di Stato, esenti dal discarico automatico.
Questa riforma fiscale rappresenta un passo avanti verso un sistema di riscossione più equo e trasparente, che bilancia l’efficienza nella gestione dei crediti tributari con la tutela dei diritti dei contribuenti. Con l’approvazione di questo decreto legislativo, l’Italia si impegna a modernizzare le proprie strutture fiscali, offrendo ai cittadini e alle imprese un contesto normativo più chiaro e accessibile.