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L’evoluzione dell’odore corporeo, dai neonati agli adolescenti

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Uno studio rivela le sorprendenti differenze chimiche e ci invita a esplorare il mondo degli odori da una nuova prospettiva.

Il modo in cui percepiamo gli odori corporei cambia notevolmente dall’infanzia all’adolescenza, e ora, grazie a una ricerca pubblicata su Communications Chemistry, abbiamo delle evidenze scientifiche che spiegano il perché. Un team di ricercatori, guidati da Helene Loos, ha condotto uno studio comparativo sui campioni di odore corporeo di neonati (età compresa tra zero e tre anni) e adolescenti (età 14-18 anni), scoprendo differenze significative nella composizione chimica tra i due gruppi.

I ricercatori hanno raccolto i campioni di odore corporeo utilizzando dei cuscinetti di cotone cuciti all’interno delle magliette e delle tutine dei partecipanti, che sono stati indossati per una notte. Sia gli adolescenti che i genitori dei neonati sono stati istruiti a evitare cibi dal sapore forte e prodotti profumati o detergenti 48 ore prima dello studio, per assicurare la purezza dei campioni raccolti.

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Tra le scoperte più affascinanti c’è l’identificazione di due composti chimici presenti esclusivamente negli adolescenti, che conferiscono quell’odore caratteristico di sudore, urina, muschio e sandalo. Questi composti sono gli steroidi 5α-androst-16-en-3-one e 5α-androst-16-en-3α-ol. Altri acidi carbossilici trovati in concentrazioni maggiori nei campioni adolescenziali erano associati a odori che vanno dal “formaggioso” al “fruttato e simile a prugna secca”, e dal “caprino” al “simile a cera e saponoso”.

Intrigante è anche la scoperta che alcuni composti, come il ketone α-isomethylionone con il suo aroma “simile alla viola”, sono stati rilevati in quantità maggiori nei campioni di odore corporeo dei neonati rispetto a quelli degli adolescenti. Questo potrebbe spiegare perché spesso consideriamo l’odore dei neonati più gradevole rispetto a quello degli adolescenti.

I ricercatori ipotizzano che le differenze riscontrate siano dovute alle variazioni nell’attività delle ghiandole sebacee e delle ghiandole sudoripare apocrine, associate al follicolo pilifero, tra adolescenti e neonati. Suggeriscono inoltre che alcune sostanze profumate potrebbero aver originato da prodotti profumati persistenti, nonostante l’uso di prodotti e detergenti senza profumo prima dello studio.

Questa ricerca non solo getta luce su come e perché cambia l’odore corporeo con l’età, ma apre anche interessanti discussioni su come percepiamo gli odori e come questi possono influenzare il nostro comportamento sociale e le nostre preferenze. L’odore corporeo, spesso visto semplicemente come una questione di igiene personale, nasconde in realtà complesse interazioni chimiche che riflettono lo stato fisiologico e lo sviluppo del corpo umano.

Articolo Communications Chemistry: Body odor samples from infants and post-pubertal children differ in their volatile profiles. DOI 10.1038/s42004-024-01131-4.

Immagine nel titolo: credit Catharine Bott.

Immagine articolo: credit Nicole Kornbausch.

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