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Papa Francesco: pazienza, virtù al centro della fede cristiana

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La riflessione del Pontefice sull’amore, la sofferenza e la forza della pazienza nella vita e nella fede cristiana.

Nell’udienza generale di ieri, Mercoledì 27 marzo 2024, Papa Francesco ha riflettuto sul tema della pazienza, una virtù profondamente radicata nell’insegnamento e nell’esempio di Cristo, soprattutto durante la sua Passione. In un mondo frenetico, dove l’impazienza sembra spesso prevalere, le parole del Papa ci invitano a riscoprire la pazienza come un’espressione di amore e di forza.

Una risposta di amore

La pazienza, come ha evidenziato il Papa, non è semplicemente sopportare passivamente le avversità, ma una risposta attiva e amorevole di fronte alle sfide della vita. Cristo stesso, di fronte alle sofferenze più atroci, ha mostrato una pazienza che nasce dall’amore. Questa virtù, inseparabile dall’amore, trova eco nell'”Inno alla carità” di Paolo (1 Cor 13,4-7), dove l’amore viene descritto come magnanimo e paziente, capace di rispondere al male con il bene.

La pazienza di Dio e il perdono

Il Papa ha sottolineato come Dio stesso sia l’esempio supremo di pazienza, mostrandosi “lento all’ira” di fronte alla nostra infedeltà e pronto a perdonare. Questo aspetto della pazienza divina, una disposizione sempre pronta a ricominciare da capo, rappresenta un modello per ogni grande amore che aspira a rispondere al male non con rabbia ma con il bene.

La pazienza nel quotidiano

La realtà quotidiana è spesso una sfida alla nostra pazienza. Tutti, ha ammesso il Papa, sperimentiamo momenti di impazienza. Tuttavia, la pazienza non è solo una necessità per vivere armoniosamente con gli altri, ma una vera e propria chiamata per chi segue Cristo. Richiede di andare controcorrente in un mondo che privilegia la fretta e il “tutto e subito”, ricordandoci che l’amore autentico sa attendere e perseverare senza ultimatum.

Crescere nella pazienza

Per coltivare la pazienza, è fondamentale rivolgersi allo Spirito Santo, chiedendo la forza di sopportare i mali con amore e mitezza. Il Papa ha suggerito di contemplare il Crocifisso per assimilarne la pazienza e di portare a Cristo le persone che troviamo fastidiose, cercando di guardare oltre i loro errori e vedere con gli occhi della compassione.

La testimonianza della pazienza

La presenza di due padri, uno israeliano e uno arabo, entrambi colpiti dalla perdita delle figlie a causa del conflitto, ma uniti dall’amicizia e dal dolore condiviso, è stata sottolineata dal Papa come un potente esempio di pazienza e di speranza. Questa testimonianza dimostra come la pazienza possa trasformare il dolore e l’inimicizia in possibilità di riconciliazione e pace.

Le parole di Papa Francesco ci ricordano che la pazienza è una virtù che abbellisce il mondo, rendendo ogni gesto quotidiano un riflesso dell’amore di Dio. È un invito a rallentare, ad amare profondamente e a vivere con la consapevolezza che, attraverso la pazienza, possiamo avvicinarci un po’ di più al cuore di Cristo.

Concludendo l’Angelus il Pontefice ha invitato i fedeli a pergare per la pace, e perché “il Signore ci dia la pace nella martoriata Ucraina, che sta soffrendo tanto sotto i bombardamenti; anche in Israele e Palestina, che ci sia la pace nella Terra Santa. Che il Signore dia la pace a tutti, come dono della sua Pasqua!”

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