Giornale Online Direttore Paolo Centofanti

Diritti e inclusione

Papa Francesco: solitudine degli anziani è una battaglia da combattere

Nella IV Giornata Mondiale di Nonni e Anziani, il Papa ne denuncia l’abbandono e invita a vicinanza e solidarietà.

Il 28 luglio 2024 si svolgerà la IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. Papa Francesco ha rivolto ieri un toccante messaggio alla comunità mondiale, sottolineando l’importanza di non abbandonare i più anziani e di valorizzare il loro ruolo nella società. Il tema scelto per quest’anno è “Nella vecchiaia non abbandonarmi” (Sal 71,9).

La vicinanza di Dio

Papa Francesco ha esordito rassicurando che “Dio non abbandona i suoi figli, mai”, anche quando l’età avanza e le forze declinano. Ha ricordato come la Sacra Scrittura sia una testimonianza continua dell’amore fedele del Signore, affermando: “La Bibbia invecchiare è segno di benedizione”.

La solitudine degli anziani

Il Papa ha poi affrontato il tema doloroso della solitudine che spesso affligge gli anziani. “Troppo spesso la solitudine è l’amara compagna della vita di noi, anziani e nonni”, ha detto, condividendo la sua esperienza come vescovo di Buenos Aires, dove ha osservato che molti anziani nelle case di riposo non ricevevano visite da mesi.

Le cause della solitudine

Francesco ha individuato diverse cause di questa solitudine, come l’emigrazione dei figli in cerca di lavoro e le guerre che separano le famiglie. Ha denunciato anche le false convinzioni culturali che generano ostilità nei confronti degli anziani, come la credenza che essi possano ricorrere alla stregoneria. “Questa mentalità va combattuta ed estirpata”, ha affermato con forza.

La cultura dell’individualismo

Il Santo Padre ha criticato la cultura dell’individualismo, che porta alla rottura dei legami familiari e sociali. “La famiglia, che è la prima e più radicale contestazione dell’idea che ci si possa salvare da soli, è una delle vittime di questa cultura individualista”, ha detto, evidenziando come l’illusione dell’indipendenza totale si scontri con la realtà della vecchiaia, quando si ha bisogno degli altri.

L’esempio di Rut e Noemi

Papa Francesco ha richiamato l’attenzione sul libro di Rut, che offre una lezione importante sulla vicinanza e la solidarietà tra generazioni. Rut, scegliendo di non abbandonare la suocera Noemi, rappresenta un esempio di amore e dedizione che tutti dovremmo seguire. “A tutti noi – assuefatti all’idea che la solitudine sia un destino ineluttabile – Rut insegna che all’invocazione ‘non abbandonarmi!’ è possibile rispondere ‘non ti abbandonerò!'”, ha spiegato il Papa.

Un appello alla solidarietà

Il Papa ha concluso il suo messaggio con un appello alla solidarietà e alla vicinanza verso gli anziani. Ha invitato a contrastare l’egoismo che porta all’emarginazione, e a promuovere una cultura della prossimità e dell’inclusione. “Non facciamo mancare la nostra tenerezza ai nonni e agli anziani delle nostre famiglie”, ha esortato, incoraggiando a visitare e sostenere chi è sfiduciato e solo.

Papa Francesco ha ribadito l’importanza di unire le generazioni e di valorizzare il contributo degli anziani, affinché nessuno si senta abbandonato o inutile. “A tutti voi, carissimi nonni e anziani, e a quanti vi sono vicini giunga la mia benedizione accompagnata dalla preghiera. Anche voi, per favore, non dimenticatevi di pregare per me”, ha concluso il Santo Padre.

Comments

comments