Giornale Online Direttore Paolo Centofanti

Religione

Papa Francesco incontra i Monaci Buddisti Tailandesi: un dialogo per la pace

Collaborazione tra religioni per affrontare le sfide globali e guarire il mondo.

Il 27 maggio 2024, nella Sala Clementina del Vaticano, Papa Francesco ha accolto con calore una delegazione di monaci buddisti tailandesi. Questo incontro non solo ha riaffermato i legami di amicizia tra le due tradizioni religiose, ma ha anche sottolineato l’importanza della cooperazione interreligiosa per affrontare le sfide globali.

“È un grande piacere per me accogliere la vostra delegazione in occasione di questa visita che rafforza la nostra amicizia duratura,” ha esordito il Santo Padre, esprimendo la sua gratitudine per l’ospitalità ricevuta durante il suo viaggio in Tailandia nel novembre 2019. Ha ricordato con affetto il Patriarca Supremo della Tailandia, inviando tramite i monaci il suo affettuoso saluto.

Papa Francesco ha richiamato l’attenzione sul Settimo Colloquio buddista-cristiano tenutosi in Tailandia nel novembre 2023, un evento che ha visto la partecipazione di oltre 150 persone provenienti da diverse parti dell’Asia. Il tema del colloquio, “Karuna e Agape in dialogo per guarire un’umanità ferita e la Terra,” è stato un punto focale del discorso del Papa: “Sì, oggi la nostra umanità e la Terra, la nostra casa comune, sono davvero ferite! Tante guerre, tante persone che hanno perso tutto, costrette a fuggire. Tanti bambini colpiti dalla violenza.”

Riferendosi alla dichiarazione finale del colloquio, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza della collaborazione interreligiosa: “Crediamo fermamente che, in mezzo alle nuvole scure, coloro che sono profondamente radicati nelle rispettive tradizioni religiose e disposti a lavorare insieme possono portare un raggio di speranza a un’umanità disperata.”

Il Papa ha evidenziato tre punti fondamentali emersi durante il colloquio:

Interconnessione e interdipendenza: “Nessuno si salva da solo; possiamo essere salvati solo insieme, poiché siamo interconnessi e interdipendenti.” Questo principio, ha spiegato il Papa, ci invita a collaborare con tutti i settori della società per promuovere pace e fraternità.

Educazione alla cura: L’importanza di educare le nuove generazioni a relazioni di cura e attenzione verso gli altri e l’ambiente è stata un altro punto chiave. “Vi esorto a collaborare con tutti: società civile, membri di altre religioni, governi, organizzazioni internazionali, comunità accademiche e scientifiche,” ha detto il Papa.

Preghiera e meditazione: Infine, il Papa ha ricordato che “crediamo che la preghiera e la meditazione possano capovolgere le cose, purificando i nostri cuori e le nostre menti; generando amorevolezza, misericordia e perdono dove ci sono odio e vendetta.”

Papa Francesco ha espresso gioia nel sapere che la delegazione avrebbe pregato per la pace nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, sottolineando l’importanza di tali gesti simbolici e concreti per la promozione della pace.

Il discorso si è concluso con un sentito ringraziamento: “Vi ringrazio di cuore per il gentile gesto di venire in Vaticano e vi incoraggio a continuare a ravvivare il dialogo e la collaborazione, specialmente con la Chiesa cattolica in Tailandia, con spirito di costante amicizia. Su di voi e su tutto il popolo del vostro nobile Paese invoco abbondanti benedizioni celesti. E grazie, grazie tante!”

Questo incontro rappresenta un altro passo significativo nel cammino verso una comprensione e cooperazione più profonda tra le tradizioni religiose, unendo sforzi per guarire le ferite dell’umanità e della Terra.

Comments

comments