Durante l’Angelus, il Pontefice richiama all’importanza del sacrificio personale e invita alla preghiera per la pace globale.
Nel suo messaggio durante l’Angelus in Piazza San Pietro, domenica 2 giugno 2024, Papa Francesco ha offerto una profonda riflessione sulla Solennità del Corpus Domini, sottolineando l’importanza della dimensione del dono nell’Eucaristia. Il Papa ha ricordato ai fedeli che il Vangelo del giorno racconta l’Ultima Cena, un momento in cui Gesù compie un gesto significativo di consegna di sé stesso per tutta l’umanità.
L’Eucaristia, dono di Gesù per l’umanità
Papa Francesco ha enfatizzato l’aspetto del dono nell’Eucaristia, evidenziato dalle parole del Vangelo: «lo diede loro». “Fissiamo nel cuore queste parole: lo diede loro,” ha detto il Papa, spiegando che Gesù non ha trattenuto la sua vita per sé, ma l’ha donata a noi. “Di tutta la sua vita Gesù ha fatto un dono,” ha aggiunto, invitando i fedeli a comprendere che l’atto di partecipare all’Eucaristia non è un semplice rituale, ma un invito a diventare noi stessi pane spezzato per gli altri.
Diventare “eucaristici”
“Ecco, fratelli e sorelle, a cosa siamo chiamati: a diventare ciò che mangiamo, a diventare ‘eucaristici’,” ha dichiarato il Papa, esortando i fedeli a vivere non per sé stessi ma per gli altri. Citando San Leone Magno, ha ricordato che la partecipazione al corpo e al sangue di Cristo ci trasforma in ciò che riceviamo. “Grazie all’Eucaristia, diventiamo profeti e costruttori di un mondo nuovo,” ha affermato, incoraggiando i presenti a superare l’egoismo e a coltivare legami di fraternità, condividendo le risorse con chi è nel bisogno.
Invito alla riflessione personale
Papa Francesco ha poi invitato i fedeli a riflettere sul proprio atteggiamento quotidiano: “Io tengo la mia vita solo per me stesso o la dono come Gesù? Mi spendo per gli altri o sono chiuso nel mio piccolo io? E, nelle situazioni di ogni giorno, so condividere oppure cerco sempre il mio interesse?” Ha esortato tutti a diventare un dono d’amore, uniti a Gesù Eucaristia, seguendo l’esempio della Vergine Maria.
Preghiera per la pace nel Mondo
Dopo l’Angelus, Papa Francesco ha rivolto un appello alla comunità internazionale per il Sudan, chiedendo la fine del conflitto che dura da oltre un anno. “Tacciano le armi e, con l’impegno delle Autorità locali e della Comunità internazionale, si porti aiuto alla popolazione e ai tanti sfollati,” ha detto il Papa, esprimendo il suo desiderio che i rifugiati sudanesi possano trovare accoglienza e protezione.
Il Papa ha anche ricordato la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele e il Myanmar, appellandosi alla saggezza dei governanti affinché cessino le escalation di violenza e si favorisca il dialogo e la trattativa.
Papa Francesco ha concluso salutando i pellegrini presenti e augurando a tutti una buona domenica. “Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!” ha detto con il suo consueto calore e affetto.
Questo Angelus di Papa Francesco ci ricorda l’importanza del dono di sé e della condivisione, valori fondamentali per costruire una comunità globale più giusta e fraterna.