Dopo mesi di attesa e grazie a Governo e istituzioni italiane, i bambini haitiani hanno lasciato le aree a rischio.
Il Governo italiano si è attivato per far giungere in Italia dieci bambini di Haiti adottati da famiglie italiane, che per ragioni di sicurezza legate alla grave situazione in corso nella nazione caraibica, segnata da una devastante criminalità, non avevano potuto finora lasciare le loro residenze.
I dieci bambini erano dislocati in varie zone: nove nella capitale Port Au Prince e uno in una località distante circa 200 chilometri. Le famiglie italiane adottive hanno potuto mantenere contatti con loro solo attraverso videochiamate, attendendo con impazienza il giorno in cui avrebbero potuto accoglierli in Italia.
Finalmente, dopo mesi di attesa, il decollo dei bambini e del personale di supporto è avvenuto. Il loro arrivo è previsto in giornata presso il 31esimo Stormo, l’aeroporto militare di Ciampino a Roma, grazie a un volo speciale organizzato dai Servizi di Sicurezza italiani.
L’operazione è stata realizzata non appena le condizioni di sicurezza lo hanno permesso, per scongiurare il pericolo che le bande criminali, responsabili di recenti e brutali attacchi contro missionari e prelati, potessero minacciare anche gli orfanotrofi dove i bambini erano ospitati.
Questo successo è stato possibile grazie alla collaborazione tra diverse istituzioni italiane: l’Aise (Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna), l’Unità di crisi della Farnesina, il Ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, l’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo, il Consolato Onorario a Port Au Prince e la Commissione per le Adozioni Internazionali. La sinergia tra questi enti ha garantito un’operazione coordinata ed efficace, assicurando un futuro sereno ai piccoli arrivati oggi in Italia.
