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La visita di Papa Francesco al Campidoglio: un incontro di storia e fede

Papa Francesco 15 marzo 2017

Papa Francesco celebra l’eredità universale di Roma e prepara la città al Giubileo del 2025 con un discorso di speranza e collaborazione.

Ieri, Lunedì 10 giugno 2024, Papa Francesco ha visitato il Campidoglio di Roma, un evento di grande significato per la città e per la comunità cristiana. Il suo discorso ha toccato diversi temi fondamentali, tra cui la storia di Roma, il ruolo della fede cristiana nella trasformazione sociale e l’importanza della collaborazione tra le autorità civili e religiose.

La storia e la vocazione universale di Roma

Papa Francesco ha espresso sentimenti di gratitudine e letizia nel ritornare a Roma, una città con una vocazione di universalità che risale a circa 2.800 anni fa. Ha sottolineato come Roma, grazie al suo sviluppo giuridico e alle capacità organizzative, sia diventata un faro di stabilità e sicurezza per molti popoli. Il Papa ha osservato: “Roma antica, a causa dello sviluppo giuridico e delle capacità organizzative, e della costruzione lungo i secoli di istituzioni solide e durature, divenne un faro a cui molti popoli si rivolgevano per godere di stabilità e sicurezza.”

L’influenza della fede cristiana

Il Pontefice ha evidenziato come la cultura romana antica avesse bisogno di confrontarsi con un messaggio di fraternità, amore, speranza e liberazione. Questo bisogno ha facilitato il rapido diffondersi del messaggio cristiano nella società romana. Papa Francesco ha detto: “La fulgida testimonianza dei martiri e il dinamismo di carità delle prime comunità di credenti intercettava il bisogno di ascoltare parole nuove, parole di vita eterna.”

La fede cristiana, nel tempo, ha permeato e trasformato la vita delle persone e delle istituzioni, offrendo una speranza radicale e la possibilità di evolvere a uno stadio più elevato, come l’abolizione della schiavitù. “Questo della schiavitù è un esempio molto significativo del fatto che anche raffinate civiltà possono presentare elementi culturali così radicati nella mentalità delle persone e dell’intera società da non essere più avvertiti come contrari alla dignità dell’essere umano,” ha affermato il Papa.

La Roma dei Papi e l’evoluzione dei rapporti

Papa Francesco ha delineato la transizione dalla Roma dei Cesari alla Roma dei Papi, evidenziando la vocazione all’universalità di Roma e il ruolo della Chiesa nel guidare spiritualmente il mondo. Ha menzionato la Conciliazione tra il potere civile e la Santa Sede avvenuta 95 anni fa e il 40° anniversario della revisione del Concordato, che riafferma l’indipendenza e la sovranità dello Stato italiano e della Chiesa Cattolica. “Roma si è sempre confermata, anche in queste fasi storiche più recenti, nella sua vocazione universale,” ha detto Papa Francesco.

Preparativi per il Giubileo del 2025

Guardando al futuro, il Papa ha parlato del prossimo Giubileo del 2025, un evento di carattere religioso che coinvolgerà profondamente la città di Roma. Ha sottolineato l’importanza di migliorare il decoro urbano e rendere più efficienti i servizi pubblici, specialmente nelle periferie. Ha ringraziato le Autorità comunali e il Governo italiano per il loro impegno e disponibilità nella preparazione dell’evento. “È impensabile che tutto questo possa svolgersi ordinatamente e nella sicurezza senza l’attiva e generosa collaborazione delle Autorità del Comune capitolino e quelle nazionali,” ha affermato.

La vocazione di Roma

Infine, Papa Francesco ha ribadito lo spirito universale di Roma, unito al servizio della carità e dell’ospitalità. Ha esortato la città a continuare a manifestare il suo volto accogliente, generoso e nobile. “L’immenso tesoro di cultura e di storia adagiato sui colli di Roma è l’onore e l’onere della sua cittadinanza e dei suoi governanti,” ha dichiarato, invitando a una collaborazione fattiva tra tutti i poteri per valorizzare e rispettare il valore di Roma.

Il discorso si è concluso con un’invocazione alla Salus Populi Romani, affinché vegli sulla città e sul popolo di Roma, infondendo speranza e carità e confermando Roma come faro di civiltà e promotrice di pace.

Saluto ai dipendenti in Piazza del Campidoglio

Papa Francesco ha salutato affettuosamente i dipendenti radunati in Piazza del Campidoglio, inclusi i lavoratori dell’Ama, la Protezione civile e i gendarmi. Ha espresso gratitudine per il loro lavoro e ha chiesto loro di pregare per lui. “Grazie per il vostro lavoro, grazie per quello che fate per la città! E per favore, non dimenticatevi di pregare per me, a favore!” ha concluso.

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