Durante l’incontro con gli artisti dell’umorismo, il Papa riflette sul potere del sorriso.
In una calda mattinata di giugno, Papa Francesco ha accolto ieri con soddisfazione gli artisti del mondo dell’umorismo nella Sala Clementina. Durante l’incontro, il Santo Padre ha riconosciuto l’importante ruolo che questi professionisti giocano nel portare gioia e serenità in un mondo spesso afflitto da notizie cupe e emergenze sociali.
“La gioia apre alla condivisione ed è il miglior antidoto all’egoismo e all’individualismo,” ha dichiarato Papa Francesco, sottolineando come il riso sia un potente strumento per unire le persone e creare legami di empatia e simpatia.
Un dono prezioso
Il Pontefice ha elogiato gli artisti per la loro capacità unica di far ridere, un talento che considera un dono prezioso. “Voi avete e coltivate il dono di far ridere,” ha detto, aggiungendo che la loro arte è essenziale per diffondere pace e serenità nei cuori delle persone. Ha anche sottolineato l’importanza di coltivare un senso dell’umorismo, condividendo una preghiera che recita ogni giorno da oltre quarant’anni: “Dammi, Signore, il senso dell’umorismo”.
Il potere dell’umorismo
Durante il discorso, Papa Francesco ha riflettuto sul potere dell’umorismo di rompere le barriere sociali e di affrontare questioni serie senza generare paura o ansia. “Voi svegliate il senso critico facendo ridere e sorridere,” ha affermato, lodando la capacità degli umoristi di trattare temi complessi e delicati in modo che sia accessibile e comprensibile per tutti.
Ha anche fatto riferimento alla Bibbia, spiegando come la Sapienza divina praticava l’arte dell’umorismo a beneficio di Dio stesso: “Io ero con lui come artefice ed ero la sua delizia ogni giorno: giocavo davanti a lui in ogni istante, giocavo sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo” (Proverbi 8,30-31).
Ridere di Dio
In un passaggio toccante, Papa Francesco ha raccontato l’episodio biblico di Abramo e Sara, sottolineando come anche loro abbiano riso alla promessa di Dio di avere un figlio in età avanzata. “Si può ridere anche di Dio? Certo, e non è bestemmia questo,” ha affermato, spiegando che ridere con Dio è simile a giocare e scherzare con le persone amate.
Concludendo il suo discorso, Papa Francesco ha incoraggiato gli artisti a continuare nella loro missione di portare gioia e speranza, specialmente a coloro che ne hanno più bisogno. “Aiutateci, con il sorriso, a vedere la realtà con le sue contraddizioni, e a sognare un mondo migliore,” ha detto, impartendo la sua benedizione e ringraziando calorosamente gli artisti per il loro lavoro.
