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Relazione annuale al Parlamento: prevenzione e contrasto contro il consumo di droghe tra i giovani

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Aumento delle tossicodipendenze e delle operazioni antidroga, con attenzione particolare alle nuove sostanze psicoattive e ai progetti di prevenzione nelle scuole.

Ieri, martedì 25 giugno 2024, alla vigilia della Giornata mondiale contro le droghe, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia per l’anno 2024. Il documento, inviato ieri ai Presidenti di Camera e Senato, è stato illustrato dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle Politiche Antidroga, Alfredo Mantovano, insieme ai Ministri della Salute, Orazio Schillaci, della Giustizia, Carlo Nordio, dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, al Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci.

Scenario attuale delle tossicodipendenze in Italia

Nel 2023, l’Italia ha visto un aumento nei consumi di sostanze stupefacenti e psicotrope, nei reati connessi e nella domanda di trattamento. In particolare, il consumo di sostanze psicoattive tra i giovani tra i 15 e i 19 anni è cresciuto rispetto all’anno precedente. “Quasi 960mila giovani, pari al 39% della popolazione studentesca, riferiscono di aver consumato una sostanza illegale almeno una volta nella vita e oltre 680mila (28%) nel corso dell’ultimo anno”, ha dichiarato Mantovano. Le percentuali di studenti che hanno utilizzato almeno una volta cocaina, stimolanti, allucinogeni e nuove sostanze psicoattive sono anch’esse in aumento.

Interventi delle Forze di Polizia e Allerte

Il 2023 ha registrato 25 allerte diramate dal Sistema nazionale di allerta precoce del Dipartimento per le politiche antidroga. Tra queste, le più preoccupanti riguardano la diffusione del fentanyl illecito e della xilazina. “Il fentanyl è un oppioide sintetico con una potenza oltre 80 volte superiore a quella della morfina, mentre la xilazina è un potente sedativo usato in veterinaria”, ha spiegato il Ministro Schillaci.

Le operazioni antidroga e i sequestri hanno visto un aumento rispettivamente del 6% e del 17%, con 89 tonnellate di sostanze stupefacenti confiscate. Anche il coinvolgimento dei minorenni nella produzione e traffico di droga è cresciuto, con un aumento del 10% nel numero di minorenni denunciati all’Autorità Giudiziaria.

Trattamenti e decessi

Nel 2023, 132.200 pazienti sono stati trattati presso i Servizi pubblici e privati (SerD) per la prevenzione e riabilitazione delle dipendenze. “Si è registrato un aumento dal 51 al 55% delle persone che hanno chiesto cure per cocaina/crack”, ha detto il Viceministro Bellucci. Gli accessi in Pronto Soccorso droga-correlati sono aumentati del 5% rispetto al 2022, mentre i decessi per intossicazione acuta sono stati 227, in calo rispetto all’anno precedente.

Progetti di prevenzione

Il 2023 ha visto un incremento dei progetti di prevenzione nelle scuole. Sono stati realizzati 289 progetti nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, con l’obiettivo di prevenire l’uso di droghe e incrementare le competenze sociali degli studenti. “Il 49% delle scuole ha organizzato attività di prevenzione delle sostanze, un dato in crescita rispetto al 2022”, ha sottolineato il Ministro Valditara.

Nuove Sostanze Psicoattive

Le Nuove sostanze psicoattive (Nsp) rappresentano una sfida crescente. “Nel corso dell’ultimo anno, il Sistema nazionale di allerta precoce ha identificato 70 nuove Nsp, principalmente catinoni, arilcicloesilammine, cannabinoidi sintetici e benzodiazepine”, ha dichiarato la Sottosegretaria Ferro. Il consumo di Nsp interessa prevalentemente i giovani, con 160mila studenti tra i 15 e i 19 anni che ne hanno fatto uso nel 2023.

Famiglie e prevenzione

Un nuovo studio pilota su “Famiglie e prevenzione” ha rilevato che oltre il 50% dei genitori si ritiene capace di riconoscere i sintomi del consumo di sostanze legali e cannabinoidi. Tuttavia, meno della metà è in grado di riconoscere i sintomi legati all’uso di altre sostanze psicoattive illegali. La maggior parte dei genitori ricorrerebbe ad attività di informazione e coinvolgimento familiare in caso di consumo di sostanze da parte dei figli.

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