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Meloni alla Camera: cambiare politica europea, priorità strategiche e più autonomia per gli stati membri

presidente-Meloni-Camera-26.06.2024

Il Premier: riformare Unione Europea, affrontare sfide migratorie e demografiche, garantire ruolo centrale per l’Italia nelle istituzioni comunitarie.

 Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha tenuto un discorso alla Camera dei Deputati in vista del Consiglio Europeo del 27-28 giugno, affrontando temi cruciali per il futuro dell’Unione Europea e delineando la posizione italiana.

Riflessione sulle Elezioni Europee

Meloni ha iniziato il suo intervento ricordando l’importanza delle elezioni europee, sottolineando che “praticamente tutte le forze politiche hanno sostenuto la necessità di un cambiamento nelle politiche europee.” Ha evidenziato il calo di gradimento verso le istituzioni comunitarie, con un tasso di approvazione intorno al 45%, e l’alta astensione elettorale, sottolineando come “il livello di attenzione e di gradimento tra i cittadini europei per le istituzioni comunitarie è sempre più basso.”

Critiche e proposte per l’Unione Europea

Meloni ha criticato l’Unione Europea per essere percepita come autoreferenziale e incapace di adattarsi ai cambiamenti globali: “Il problema principale è dato da un’Unione Europea sempre troppo uguale a se stessa.” Ha poi indicato la necessità di concentrarsi su poche, grandi materie, lasciando agli Stati nazionali la gestione delle questioni meno rilevanti. “Fare meno e farlo meglio” è stato uno dei concetti chiave espressi.

Agenda strategica 2024-2029

Il Presidente ha evidenziato l’importanza dell’Agenda Strategica 2024-2029, richiamando due principi cardine: la sussidiarietà e la proporzionalità. “L’Unione europea dovrà concentrarsi sui grandi temi strategici… ed evitare di occuparsi di quei settori dove gli Stati nazionali possono ottenere risultati migliori.”

Politiche migratorie

Meloni ha trattato ampiamente il tema delle migrazioni, sostenendo la necessità di una cooperazione con le Nazioni di origine e di transito per fermare l’immigrazione irregolare di massa. Ha citato il Protocollo Italia-Albania come un modello da seguire e ha annunciato che “l’Italia ha programmato nel periodo 2023-2025 circa 450 mila ingressi regolari.”

Politica di sicurezza e difesa

Riguardo alla sicurezza e alla difesa, Meloni ha sottolineato l’importanza di costruire una politica industriale comune nel settore della difesa, affermando che “spendere in difesa significa investire nella propria autonomia, nella capacità di contare e decidere.”

Sfida demografica

Infine, Meloni ha evidenziato la necessità di affrontare la sfida demografica, proponendo di considerare gli investimenti per la natalità come produttivi. “Ogni euro speso sulla natalità, sui servizi, sugli aiuti alle famiglie, sulla conciliazione vita-lavoro, è un euro speso in un investimento produttivo.”

Concludendo, Meloni ha ribadito l’importanza di rappresentare al meglio l’Italia nelle istituzioni europee, affermando che “dobbiamo lavorare per vederci riconosciuto ciò che spetta all’Italia come Nazione.”

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