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Religione

Papa Francesco: dialogo sincero e rispettoso tra cristiani e musulmani è un dovere

Il Pontefice sottolinea l’importanza del rispetto reciproco tra religioni nel mondo di oggi.

Il 26 giugno 2024, nello Studio dell’Aula Paolo VI, Papa Francesco ha accolto con gioia una delegazione della Moschea di Bologna, sottolineando l’importanza del dialogo interreligioso e della convivenza pacifica tra cristiani e musulmani.

Papa Francesco ha iniziato il suo discorso esprimendo la sua felicità per la visita della delegazione, affermando: “Sono contento di accogliervi e vi ringrazio della vostra visita.” Ha poi richiamato l’insegnamento di Gesù sull’accoglienza reciproca: “Gesù ci ha insegnato ad accoglierci gli uni gli altri come fratelli.”

Riconoscendo la comune eredità abramitica tra cristiani, ebrei e musulmani, il Papa ha evidenziato che questa testimonianza di fraternità è “indispensabile e molto preziosa” nel mondo di oggi.

Papa Francesco ha sottolineato l’importanza di essere aperti e accoglienti verso tutti, indipendentemente dalla loro appartenenza religiosa. “Noi che abbiamo avuto il dono di questa appartenenza religiosa, siamo chiamati ad essere aperti e accoglienti verso quanti non la condividono, perché sono, come tutti noi, membri dell’unica famiglia umana.”

Il Pontefice ha parlato della necessità di un dialogo sincero e rispettoso tra cristiani e musulmani, definendolo un dovere per chi vuole obbedire alla volontà di Dio. “La volontà di un Padre è che i suoi figli si vogliano bene, si aiutino a vicenda, e che, se sorge tra loro qualche difficoltà o incomprensione, si mettano d’accordo con umiltà e pazienza.”

Papa Francesco ha ribadito l’importanza del riconoscimento della dignità e dei diritti di ogni persona, ponendo in cima a questi diritti la libertà di coscienza e di religione: “Ogni essere umano dev’essere pienamente libero per quanto riguarda le sue scelte religiose.”

Il Papa ha affrontato il tema del proselitismo, affermando che ogni credente deve sentirsi libero di proporre la propria religione, ma mai imporla. “Ciò esclude ogni forma di proselitismo, inteso come esercitare pressioni o minacce; deve respingere ogni tipo di favori finanziari o lavorativi; non deve approfittare dell’ignoranza delle persone.”

Ha anche menzionato i matrimoni interreligiosi, sottolineando che non devono essere occasione per convertire il coniuge alla propria religione.

Papa Francesco ha auspicato che la delegazione mantenga buoni rapporti con la Chiesa cattolica: “Auspico che, là dove vivete, possiate mantenere buoni rapporti con la Chiesa cattolica: con il Vescovo, con il clero e con i fedeli, nel rispetto reciproco e nell’amicizia.”

Concludendo il suo discorso, il Pontefice ha enfatizzato il bisogno di credenti impegnati nella costruzione della pace sociale e mondiale: “Il mondo, specialmente in questo momento storico, ha bisogno di credenti coerenti e fortemente impegnati nella costruzione e nel mantenimento della pace sociale e mondiale.”

Ha poi ringraziato la delegazione per il loro impegno come “artigiani della pace” e ha assicurato loro la sua preghiera, chiedendo di essere ricordato nelle loro preghiere: “Vi assicuro della mia preghiera e vi chiedo per favore di ricordarvi di me nella vostra.”

Questa visita e le parole di Papa Francesco rappresentano un forte richiamo all’unità, alla comprensione e al rispetto reciproco tra le diverse fedi religiose, sottolineando l’importanza del dialogo e della cooperazione per la costruzione di un mondo più pacifico e fraterno.

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