Giornale Online Direttore Paolo Centofanti

Canale Fede e Ragione

Mantovano visita i centri di accoglienza di Shengjin e Gjader: cronoprogramma rispettato

Mantovano-visita-Shengjin-Gjader

Confermata l’apertura dei centri di accoglienza e trattenimento per migranti illegali entro il primo agosto, suscitando interesse e consenso a livello europeo.

Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha recentemente concluso una visita ai siti albanesi di Shengjin e Gjader, dove i lavori per la realizzazione dei due centri di prima accoglienza e di trattenimento ai fini dell’espulsione dei migranti illegali stanno procedendo a ritmo sostenuto. Questi centri sono il risultato di un memorandum d’intesa firmato tra Italia e Albania il 6 novembre 2023. Durante la visita, Mantovano è stato accompagnato dall’ambasciatore italiano a Tirana, Fabrizio Bucci.

L’obiettivo principale della visita era verificare lo stato di avanzamento dei lavori e assicurare il rispetto del cronoprogramma stabilito. In merito, Mantovano ha dichiarato: “Abbiamo potuto verificare il pieno rispetto del cronoprogramma e la validità di questo innovativo modello di gestione dei flussi migratori illegali, che sta suscitando ampio consenso in sede europea: 15 dei 27 Stati membri dell’Unione ci chiedono infatti di condividere il progetto, al quale stanno guardando con attenzione anche altre nazioni europee, in primis la Germania.”

Il Sottosegretario ha visitato il centro di prima accoglienza di Shenjin e il centro di permanenza di Gjader, incontrando il personale del Genio militare dell’Aeronautica e della Polizia di Stato, che stanno lavorando incessantemente per garantire il completamento dei centri nei tempi previsti. Mantovano ha confermato che i lavori sono in linea con quanto annunciato durante la missione del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni del 5 giugno scorso, e ha assicurato che i centri saranno operativi entro il primo agosto.

Questa visita rafforza l’impegno del governo italiano nel gestire i flussi migratori illegali attraverso la cooperazione internazionale e l’implementazione di soluzioni innovative e condivise a livello europeo.

Comments

comments