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Papa Francesco: ogni persona, sana o malata, ha una dignità di cui conosciamo il nome

Papa Francesco 15 marzo 2017

Durante l’Angelus, il Pontefice celebra la 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, sottolineando il valore della dignità umana e l’importanza della pace globale.

In occasione della 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, Papa Francesco ha tenuto ieri, Domenica 7 Luglio 2024, un toccante Angelus nella suggestiva cornice di Piazza Unità d’Italia a Trieste. Il Santo Padre ha ringraziato il Vescovo per il suo impegno concreto nella comunità, sottolineando l’importanza di conoscere e chiamare le persone per nome, sia sane che malate: “Ogni persona, sana o malata, grande o piccola, ogni persona ha una dignità. La dignità si fa vedere con il nome e lui conosce il nome.”

Papa Francesco ha continuato lodando la città di Trieste per la sua vocazione all’accoglienza e al dialogo tra diverse culture, essendo un porto strategico che collega l’Italia, l’Europa centrale e i Balcani: “Trieste è una di quelle città che hanno la vocazione di far incontrare genti diverse… avete le ‘carte in regola’ per affrontare questa sfida!”

Il Pontefice ha poi rivolto un saluto particolare ai malati, ai carcerati e ai migranti, evidenziando la necessità di coniugare apertura e stabilità, accoglienza e identità, senza compromessi sulla dignità umana: “Come cristiani abbiamo il Vangelo, che dà senso e speranza alla nostra vita; e come cittadini avete la Costituzione, ‘bussola’ affidabile per il cammino della democrazia.”

Infine, Papa Francesco ha esortato tutti a rinnovare il loro impegno per la pace, pregando per le nazioni martoriate dalla guerra come Ucraina, Palestina, Israele, Sudan e Myanmar: “Da questa città rinnoviamo il nostro impegno a pregare e operare per la pace… Invochiamo l’intercessione della Vergine Maria, venerata sul Monte Grisa come Madre e Regina.”

L’Angelus si è concluso con un messaggio di speranza e determinazione, invitando tutti a proseguire con coraggio e fede: “E allora, avanti! Avanti. Senza paura, aperti e saldi nei valori umani e cristiani, accoglienti ma senza compromessi sulla dignità umana. Su questo non si gioca.”

Questa visita pastorale di Papa Francesco ha lasciato un segno profondo nella comunità triestina, rafforzando il senso di unità e speranza per il futuro.

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