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Sport

Il Papa per le Olimpiadi: il vero sport è riconoscere pure i propri limiti e il valore altrui

Olimpiadi-Parigi

Un invito alla pace, all’umiltà, alla solidarietà e alla generosità in occasione delle prossime Olimpiadi.

Papa Francesco ha inviato ieri, Venerdì 19 Luglio 2024, un messaggio caloroso e ricco di speranza a Monsignor Laurent Ulrich, Arcivescovo di Parigi, in vista dei Giochi Olimpici che si terranno a breve nella capitale francese. Il Pontefice ha espresso il suo sostegno e le sue preghiere affinché l’evento sportivo sia un’occasione di unità, pace e accoglienza.

Il Santo Padre ha sottolineato la sua vicinanza spirituale e il suo desiderio di partecipare, anche se a distanza, alle celebrazioni che precederanno l’apertura dei Giochi.

Accoglienza e generosità

Il Pontefice ha elogiato le comunità cristiane per la loro preparazione all’accoglienza: “Che aprano soprattutto le porte del loro cuore, testimoniando, con la gratuità e la generosità della loro accoglienza verso tutti, il Cristo che le abita e che comunica loro la sua gioia.” Questo invito alla generosità e all’apertura non è rivolto solo ai fedeli di Parigi, ma a tutti coloro che accoglieranno i partecipanti e i visitatori dell’evento.

Attenzione ai più vulnerabili

Papa Francesco ha sottolineato l’importanza di non dimenticare le persone più vulnerabili: “Apprezzo vivamente che non abbiate dimenticato le persone più vulnerabili, in particolare quelle che si trovano in situazione di grande precarietà, e che l’accesso alla festa venga loro facilitato.” Questo passaggio riflette l’impegno della Chiesa nel garantire che anche i meno fortunati possano partecipare e godere dell’evento.

Lo sport come linguaggio universale

Il Santo Padre ha descritto lo sport come “un linguaggio universale che trascende le frontiere, le lingue, le razze, le nazionalità e le religioni.” Ha inoltre aggiunto che lo sport ha la capacità di “unire le persone, di favorire il dialogo e l’accoglienza reciproca; stimola il superamento di sé, forma allo spirito di sacrificio, favorisce la lealtà nei rapporti interpersonali; invita a riconoscere i propri limiti e il valore degli altri.”

I Giochi Olimpici come strumento di pace

Francesco ha evidenziato il potenziale dei Giochi Olimpici come strumento di pace e fratellanza: “I Giochi Olimpici, se rimangono davvero ‘giochi’, possono dunque essere un luogo eccezionale di incontro tra i popoli, persino i più ostili. I cinque anelli intrecciati rappresentano questo spirito di fratellanza che deve caratterizzare l’evento olimpico e la competizione sportiva in generale.”

Un invito alla tregua olimpica

Il Pontefice ha fatto riferimento alla tradizione della tregua olimpica dell’Antichità: “È in questo spirito che l’Antichità aveva, con saggezza, instaurato una tregua durante i Giochi e che l’epoca moderna cerca regolarmente di riprendere questa felice tradizione.” Ha espresso la speranza che questa tregua possa essere rispettata in un momento di grande tensione globale.

Benedizione finale

Concludendo il suo messaggio, Papa Francesco ha affidato i Giochi Olimpici ai patroni di Parigi e della Francia: “Affidando a santa Genoveffa e a san Dionigi, Patroni di Parigi, e a Nostra Signora dell’Assunzione, Patrona della Francia, il felice svolgimento di questi Giochi, imparto di tutto cuore a lei, Eccellenza, come pure a tutti coloro che vi parteciperanno, la mia Benedizione.”

Il messaggio del Santo Padre non è solo un augurio per il buon svolgimento dei Giochi Olimpici, ma un invito a riscoprire e valorizzare i valori universali dello sport e della fraternità umana.

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