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Il Presidente Meloni ha inaugurato la mostra su Marco Polo al World Art Museum di Pechino

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Nel 700esimo anniversario della scomparsa di Marco Polo, Meloni celebra il legame storico tra Italia e Cina.

Nel corso della sua visita in Cina, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha tenuto ieri un discorso al World Art Museum di Pechino, inaugurando una mostra dedicata a Marco Polo nel 700esimo anniversario della sua scomparsa. L’evento, organizzato in collaborazione con il Ministro Sun Yeli, ha visto la partecipazione di numerosi artisti e rappresentanti istituzionali.

“Buon pomeriggio a tutti, grazie di essere qui. Sono molto contenta di avere l’occasione di inaugurare insieme al Ministro Sun Yeli – che ringrazio – questa bellissima mostra dedicata a Marco Polo nel 700esimo anniversario della sua scomparsa,” ha esordito il Presidente Meloni.

Marco Polo, come sottolineato da Meloni, è stato una figura di enorme importanza per la storia delle relazioni tra Oriente e Occidente. “Marco Polo è stato uno degli italiani più grandi di tutti i tempi. È stato un uomo che nella sua esistenza epica ha costruito ponti tra Occidente e Oriente,” ha dichiarato. La mostra celebra non solo il viaggio fisico del famoso esploratore, ma anche il suo viaggio culturale e intellettuale, che ha portato nuove conoscenze dall’Asia all’Europa.

“Perché quello di Marco Polo, come recita il titolo di questa mostra, non è stato solamente un viaggio fisico attraverso l’antica Via della Seta, ma è stato soprattutto un viaggio culturale, un viaggio di idee, un viaggio di scoperte, un viaggio appunto di conoscenze,” ha aggiunto Meloni, sottolineando l’importanza del contributo di Marco Polo nel modificare la percezione europea dell’Asia e della Cina.

Il Presidente Meloni ha poi riflettuto sull’eredità duratura di Marco Polo e sulla strada che ha tracciato tra Italia e Cina, una strada percorribile ancora oggi. “A volte il tragitto è parso più agevole, altre volte è sembrato più in salita, però fin da allora quella strada è rimasta sempre percorribile,” ha detto. “Io penso che stia a noi oggi creare insieme le condizioni per mantenerla tale.”

La collaborazione tra Italia e Cina, secondo Meloni, deve basarsi su una doppia missione: custodire l’eredità dei padri e portarla nel presente e nel futuro. “Due civiltà millenarie, consapevoli di una doppia missione. Da una parte, di saper custodire ciò che di straordinario i nostri padri ci hanno consegnato in eredità, e dall’altra saper accompagnare quell’eredità e quel patrimonio nel presente e nel futuro,” ha affermato.

Meloni ha anche ricordato l’importanza di comprendere l’altro per affrontare le sfide globali contemporanee. “Difendere ciò che siamo è lo strumento più efficace che abbiamo anche per comprendere l’altro. E comprendere l’altro è essenziale per poter meglio affrontare le grandi sfide globali di quest’epoca complessa,” ha detto.

Nel discorso, il Presidente Meloni ha riconosciuto il contributo di Matteo Ricci, un altro italiano raffigurato nel bassorilievo esposto alla mostra, accanto a Marco Polo. “Se Marco Polo ha fatto conoscere la Cina agli occidentali, Matteo Ricci ha aiutato il popolo cinese ad aprire il proprio orizzonte, a capire l’Europa e l’Occidente,” ha detto Meloni.

Infine, il Presidente ha ringraziato tutte le istituzioni italiane e cinesi coinvolte nella realizzazione della mostra, tra cui il Ministero degli Esteri, l’Ambasciata Italiana, l’Istituto di Cultura e molti altri. “Allora io non posso che ringraziare tutte le istituzioni italiane e cinesi che hanno contribuito alla realizzazione di questa mostra,” ha concluso.

In chiusura, Meloni ha sottolineato il valore dell’azione basata sulla memoria storica. “Noi ricordiamo Marco Polo soprattutto per ricordare a noi stessi, che la storia in fondo siamo noi. Soprattutto quando non abbiamo paura di osare,” ha detto. “Se è vero che dal coraggio e dalla capacità di osare è nato anche il legame secolare che unisce le nostre due Nazioni, allora penso anche che il modo migliore è di celebrare quella storia, quella vicenda, questa ricorrenza a sette secoli di distanza sia rendendo quel legame – che è prima di tutto un legame culturale, che si fonda sul rispetto – più solido ed è ciò che siamo qui per fare con la nostra visita.”

L’evento si è concluso con un ringraziamento a tutte le autorità che hanno lavorato per l’iniziativa e un augurio di buon lavoro per il futuro. “Quindi grazie davvero a tutti, grazie a tutte le autorità che hanno lavorato a questa iniziativa, grazie al Ministro e grazie al Governo per l’accoglienza di questi giorni. Buon lavoro,” ha concluso il Presidente Meloni.

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