Dichiarazione congiunta di Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e Italia.
“Tutte le parti devono assumersi le proprie responsabilità” e l’Iran deve fermare le minacce contro Israele.
I leader di Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e Italia si sono riuniti per discutere della crescente crisi in Medio Oriente, focalizzandosi in particolare sulla situazione esplosiva a Gaza. Durante la riunione, è stato espresso un sostegno unanime agli sforzi diplomatici volti a ridurre le tensioni e raggiungere un accordo per il cessate il fuoco, insieme al rilascio degli ostaggi attualmente detenuti nella regione.
“Abbiamo espresso il nostro pieno sostegno agli sforzi in corso per smorzare le tensioni e raggiungere un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza,” hanno dichiarato congiuntamente i leader occidentali. La dichiarazione sottolinea l’urgenza della situazione e l’importanza di un intervento immediato per prevenire ulteriori escalation.
L’incontro ha anche visto un forte sostegno all’appello congiunto del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, del Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e dell’Emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani. Questi leader hanno proposto di rinnovare i colloqui entro la settimana corrente con l’obiettivo di finalizzare un accordo nel più breve tempo possibile. “Non c’è più tempo da perdere,” hanno sottolineato i leader, sottolineando la necessità che “tutte le parti devono assumersi le proprie responsabilità.”
Un altro punto cruciale discusso durante l’incontro è stata la necessità di garantire la consegna e distribuzione senza restrizioni degli aiuti umanitari alla popolazione colpita. La distribuzione equa e rapida degli aiuti è stata vista come essenziale per alleviare la sofferenza dei civili e stabilizzare la situazione sul campo.
La difesa di Israele ha rappresentato un tema di rilievo nel dibattito, con i leader occidentali che hanno riaffermato il loro sostegno a Israele contro l’aggressione iraniana e gli attacchi da parte di gruppi terroristici sostenuti dall’Iran. “Abbiamo espresso il nostro sostegno alla difesa di Israele dall’aggressione iraniana e da attacchi da parte di gruppi terroristici sostenuti dall’Iran,” hanno affermato.
Infine, è stata lanciata un’avvertimento severo all’Iran. “Abbiamo chiesto all’Iran di ritirare le sue continue minacce di un attacco militare contro Israele,” hanno dichiarato, mettendo in guardia sulle gravi conseguenze che un simile attacco potrebbe avere sulla sicurezza regionale. Questa forte presa di posizione riflette le preoccupazioni condivise per la stabilità della regione e la necessità di prevenire un conflitto di più ampia portata.
L’incontro tra i leader occidentali rappresenta un passo importante verso una soluzione diplomatica della crisi in Medio Oriente, con un focus sul cessate il fuoco, la responsabilità condivisa e la protezione dei civili. La comunità internazionale attende ora con ansia l’esito dei prossimi colloqui, sperando che portino alla tanto necessaria pace e stabilità nella regione.
Il testo integrale della dichiarazione.
Noi, i leader di Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e Italia, abbiamo discusso della situazione in Medio Oriente. Abbiamo espresso il nostro pieno sostegno agli sforzi in corso per smorzare le tensioni e raggiungere un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza.
Abbiamo appoggiato l’appello congiunto del Presidente Biden, del Presidente dell’Egitto Sisi e dell’Emiro del Qatar Tamim a rinnovare i colloqui nel corso di questa settimana con l’obiettivo di finalizzare l’accordo il prima possibile, e abbiamo sottolineato che non c’è più tempo da perdere. Tutte le parti devono assumersi le proprie responsabilità.
Inoltre, è necessaria la consegna e distribuzione degli aiuti senza restrizioni. Abbiamo espresso il nostro sostegno alla difesa di Israele dall’aggressione iraniana e da attacchi da parte di gruppi terroristici sostenuti dall’Iran.
Abbiamo chiesto all’Iran di ritirare le sue continue minacce di un attacco militare contro Israele e abbiamo discusso delle gravi conseguenze per la sicurezza regionale in caso di un simile attacco.