L’aumento dei casi in Africa, in particolare in Congo, richiede una risposta internazionale coordinata per prevenire la diffusione globale del virus.
Il Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Dr. Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato l’epidemia di mpox nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) e in diversi altri paesi africani un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale (PHEIC). Questa decisione è stata presa sulla base del parere di un Comitato di Emergenza indipendente che ha valutato i dati presentati dagli esperti dell’OMS e dei paesi colpiti.
“La comparsa di un nuovo ceppo di mpox, la sua rapida diffusione nell’est della RDC e i casi segnalati in diversi paesi vicini sono molto preoccupanti,” ha dichiarato Dr. Tedros, aggiungendo che “è chiaro che è necessaria una risposta internazionale coordinata per fermare queste epidemie e salvare vite umane.”
La dichiarazione di PHEIC, la seconda in due anni relativa a mpox, sottolinea la gravità della situazione. Il virus, identificato per la prima volta nell’uomo nel 1970 proprio in RDC, è endemico in alcune parti dell’Africa centrale e occidentale, ma la recente diffusione di un nuovo ceppo, denominato clade 1b, ha suscitato allarme a livello internazionale, soprattutto a causa della sua trasmissione attraverso reti sessuali.
Dr. Matshidiso Moeti, Direttore Regionale dell’OMS per l’Africa, ha evidenziato gli sforzi già in atto per affrontare l’emergenza: “Significativi sforzi sono già in corso in stretta collaborazione con le comunità e i governi. Con la diffusione crescente del virus, stiamo intensificando ulteriormente le azioni attraverso una risposta internazionale coordinata per aiutare i paesi a porre fine all’epidemia.”
Il presidente del Comitato di Emergenza, Professor Dimie Ogoina, ha sottolineato l’importanza di un intervento immediato: “L’attuale aumento dei casi di mpox in alcune parti dell’Africa, insieme alla diffusione di un nuovo ceppo sessualmente trasmissibile del virus, rappresenta un’emergenza non solo per l’Africa, ma per l’intero globo. È tempo di agire con decisione per prevenire che la storia si ripeta.”
Il numero di casi di mpox nella RDC ha continuato a crescere negli ultimi anni, superando già nel 2024 il totale dell’anno precedente, con oltre 15.600 casi segnalati e 537 decessi. La situazione è resa ancora più preoccupante dalla recente diffusione del ceppo clade 1b in paesi vicini che non avevano mai riportato casi di mpox, tra cui Burundi, Kenya, Rwanda e Uganda. Gli esperti ritengono che il numero reale dei casi sia molto più alto, poiché molte persone con sintomi compatibili non sono state testate.
L’OMS sta collaborando con i paesi e i produttori di vaccini per garantire l’accesso equo ai vaccini, ai farmaci e agli strumenti diagnostici necessari per contenere l’epidemia. “La scorsa settimana, il Direttore Generale ha avviato il processo di Elenco per l’Uso di Emergenza per i vaccini contro il mpox, che accelererà l’accesso ai vaccini per i paesi a basso reddito,” si legge nella dichiarazione dell’OMS.
L’OMS ha inoltre lanciato un appello ai donatori per finanziare i bisogni necessari per la risposta all’emergenza, stimando un fabbisogno iniziale di 15 milioni di dollari per sostenere le attività di sorveglianza, preparazione e risposta.
Con la dichiarazione del PHEIC, l’OMS mira a rafforzare l’azione globale contro l’epidemia di mpox, richiamando l’attenzione sulla necessità di un’azione rapida e coordinata per prevenire ulteriori diffusi e proteggere la salute pubblica internazionale.