Il Papa invita a riflettere sull’Eucaristia, nutrimento spirituale e segno della misericordia divina, e a pregare per la pace.
Nell’Angelus di oggi, domenica 18 agosto 2024, Papa Francesco ha riflettuto sulla meraviglia e la gratitudine che i fedeli dovrebbero provare di fronte al miracolo dell’Eucaristia. Citando il Vangelo di Giovanni, il Santo Padre ha sottolineato l’importanza di riconoscere in Gesù il “pane vivo, disceso dal cielo”, un dono che supera ogni aspettativa umana.
Meraviglia e gratitudine per l’Eucaristia
Papa Francesco ha esordito ricordando le parole di Gesù nel Vangelo di oggi: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo» (Gv 6,51). Commentando questa affermazione, ha invitato i fedeli a riflettere su due atteggiamenti fondamentali: meraviglia e gratitudine.
“La meraviglia”, ha detto il Papa, “perché le parole di Gesù ci sorprendono. Ma Gesù sempre ci sorprende, sempre. Anche oggi, nella vita di ciascuno, Gesù sempre ci sorprende”. Questo stupore nasce dalla consapevolezza che il pane dal cielo è un dono che va oltre ogni aspettativa, e che la carne e il sangue di Cristo rappresentano l’umanità del Salvatore, offerta come nutrimento per la nostra vita.
Il secondo atteggiamento su cui il Papa si è soffermato è la gratitudine. “Gratitudine, perché riconosciamo Gesù lì dove si fa presente per noi e con noi. Si fa pane per noi”, ha spiegato. Citando le parole di Gesù, “Chi mangia la mia carne rimane in me e io in lui” (Gv 6,56), ha sottolineato che Cristo si fa vero cibo e vera bevanda, donando speranza e nutrendo la nostra vita con la sua.
Il Papa ha poi evidenziato che il pane celeste, che è il Figlio fatto carne, è necessario per saziare “la fame di speranza, fame di verità, fame di salvezza che tutti noi sentiamo non nello stomaco, ma nel cuore”. Ha esortato i fedeli a chiedersi: “Ho fame e sete di salvezza, non solo per me, ma per tutti i miei fratelli e sorelle? Quando ricevo l’Eucaristia, che è il miracolo della misericordia, so stupirmi davanti al Corpo del Signore, morto e risorto per noi?”
Saluti e preghiere per la pace
Dopo l’Angelus, Papa Francesco ha ricordato la beatificazione avvenuta oggi a Uvira, nella Repubblica Democratica del Congo, di quattro missionari martiri, auspicando che il loro esempio possa favorire la riconciliazione e la pace. Ha poi rinnovato l’invito alla preghiera per la pace in Medio Oriente, Ucraina, Myanmar e altre zone di conflitto, esortando all’impegno nel dialogo e nel negoziato.
Infine, il Santo Padre ha salutato i fedeli presenti in Piazza San Pietro, compresi i pellegrini provenienti dal Brasile e dalla Polonia, augurando a tutti una buona domenica e chiedendo di pregare per lui. “Per favore non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!” ha concluso.
Le parole di Papa Francesco durante l’Angelus di oggi hanno sottolineato l’importanza di vivere con meraviglia e gratitudine il dono dell’Eucaristia, nutrimento per l’anima e segno della misericordia divina. Attraverso l’Eucaristia, i fedeli possono trovare speranza e forza per affrontare le sfide della vita, rimanendo uniti in comunione con Cristo e tra di loro.