Il Pontefice esorta i capi scout a vivere la loro missione educativa con ascolto, fede, preghiera e testimonianza cristiana.
In occasione della Route delle Comunità Capi dell’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (AGESCI), Papa Francesco ha inviato un messaggio ricco di riflessioni e incoraggiamenti, sottolineando l’importanza dell’impegno educativo e della testimonianza cristiana all’interno dell’organizzazione. Il Papa ha rivolto un saluto cordiale a tutti i partecipanti, esortandoli a trarre nuovo entusiasmo dalla loro fede in Gesù, “maestro e amico”, per proseguire con gioia il loro cammino umano e spirituale.
Il ruolo cruciale dei formatori
Nel suo messaggio, il Santo Padre ha evidenziato la delicatezza del compito educativo svolto dai membri dell’AGESCI, sottolineando l’importanza di una formazione di qualità per coloro che sono chiamati a questa missione. “I giorni di riflessione possano favorire in ciascuno la consapevolezza di quanto sia delicato il vostro impegno educativo nei confronti di ragazzi, adolescenti e giovani,” ha scritto il Papa, aggiungendo che questo richiede “anzitutto la disposizione ad ascoltare e a empatizzare con gli altri, quale ambito in cui germina e dà frutti l’evangelizzazione.”
Papa Francesco ha poi sottolineato l’importanza della capacità di ascolto e dell’arte del dialogo, elementi fondamentali per un’efficace evangelizzazione, e ha collegato queste capacità a una vita di preghiera intensa. “Si tratta, in particolare, di sviluppare la capacità di ascolto e l’arte del dialogo, che sono naturalmente ancorati a una vita di preghiera,” ha affermato, sottolineando che solo entrando in dialogo con il Signore si può imparare “l’arte dell’amore che si dona.”
L’esempio di Gesù
Il Papa ha richiamato l’attenzione sul modello di Gesù come maestro, spiegando come Cristo abbia saputo alternare momenti di presenza e assenza, correzione e lode, accompagnamento e invio in missione, per formare i suoi discepoli. “È in mezzo a questi, che potremmo chiamare, ‘interventi formativi’ di Cristo che Pietro, Andrea, Giacomo, Giovanni e il resto dei chiamati, configurarono, poco a poco, la loro vita a quella del Signore,” ha scritto il Pontefice.
Papa Francesco ha anche riflettuto sull’impatto formativo che la vita e il comportamento dei capi scout hanno sulle varie branche dell’AGESCI. “I formatori educano in primis con la loro vita, più che con le parole,” ha sottolineato, ricordando che la costante crescita umana e spirituale dei formatori è fondamentale per il loro servizio alle giovani generazioni.
Il messaggio del Santo Padre si conclude con un apprezzamento per l’AGESCI come “rilevante realtà educativa nella Chiesa” e un incoraggiamento a fare sempre più dell’associazione “una palestra di vita cristiana, occasione di comunione fraterna, scuola di servizio al prossimo, specialmente ai più disagiati e bisognosi.”
Papa Francesco ha esortato i membri dell’AGESCI a non lasciarsi paralizzare dalle difficoltà, ma a mettersi “sempre in marcia alla ricerca del progetto che Dio ha su ciascuno.” Con queste parole di speranza e determinazione, il Papa ha affidato l’intera associazione alla protezione della Vergine Maria e di San Giorgio, chiedendo come di consueto di pregare per lui.
Questo messaggio è un forte richiamo alla responsabilità educativa e spirituale dei capi scout, un invito a vivere con coerenza e dedizione la missione educativa, rendendo visibile il Vangelo attraverso la propria vita e azioni.