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Diritti e inclusione

Meloni ricorda il sisma del Centro Italia: verso la completa ricostruzione

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A otto anni dal devastante terremoto, il Presidente Meloni sottolinea i progressi nella rinascita delle comunità colpite e l’importanza di preservare l’identità e la vitalità del territorio.

Il 24 agosto 2024 segna l’ottavo anniversario del devastante terremoto che ha colpito il Centro Italia, un evento catastrofico che ha profondamente segnato la memoria collettiva del Paese. La scossa, avvenuta alle 3.36 del 24 agosto 2016, ha lasciato un segno indelebile nella storia d’Italia, non solo per la sua violenza distruttiva ma anche per le conseguenze a lungo termine che ha innescato.

In questa giornata di ricordo e riflessione, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha voluto rendere omaggio alle vittime e sottolineare l’importanza del percorso di ricostruzione che è stato intrapreso. “Non dimenticheremo mai la notte del 24 agosto 2016,” ha affermato Meloni, “Le immagini della catastrofe, i borghi distrutti, il dolore e l’angoscia dei nostri connazionali, l’eroismo dei soccorritori sono tasselli di una memoria collettiva che il tempo non intaccherà.”

Il Ricordo delle Vittime e l’Impegno per la Ricostruzione
Il Presidente Meloni ha espresso la sua vicinanza alle famiglie delle vittime, ricordando che “l’Italia è e sarà sempre al vostro fianco.” Questo anniversario non è solo un momento per commemorare chi ha perso la vita, ma anche per riflettere su ciò che è stato fatto e ciò che resta ancora da fare per la rinascita delle aree colpite.

“Otto anni dopo quella notte la ricostruzione non è ancora completata,” ha riconosciuto Meloni, sottolineando i progressi compiuti ma anche le sfide che ancora permangono. L’obiettivo primario è far tornare i cittadini nelle loro case, e sebbene i numeri dimostrino che questo sta gradualmente avvenendo, la Presidente ha evidenziato l’importanza di restituire sicurezza e vitalità al Centro Italia. “Non possiamo permetterlo, perché ogni borgo d’Italia è un pezzo dello spirito nazionale e custodisce la nostra identità più profonda,” ha dichiarato.

Una strategia di rinascita per il futuro dell’Appennino Centrale

Nel suo discorso, il Presidente del Consiglio ha delineato la strategia del Governo per il futuro delle aree colpite dal sisma, una strategia che si basa su un approccio integrato per garantire non solo la ricostruzione fisica, ma anche la rinascita economica e sociale dell’Appennino centrale. “Realizzare luoghi sicuri, sviluppare progetti all’avanguardia, garantire le infrastrutture per combattere l’isolamento, sostenere le imprese e le attività produttive: questa è la strategia che il Governo ha intrapreso e che sta portando avanti con grande determinazione.”

Meloni ha inoltre sottolineato l’importanza della cooperazione istituzionale nel processo di ricostruzione, lodando il lavoro di squadra tra il Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, il Commissario Giovanni Legnini, le Regioni coinvolte e i 138 Comuni del cratere sismico. “La rinnovata coesione istituzionale attorno all’obiettivo della ricostruzione è un valore aggiunto da preservare,” ha affermato, indicando questo come un elemento cruciale per il successo della rinascita delle zone colpite.

La ricostruzione dell’Appennino centrale, ha concluso Meloni, non è solo una questione locale, ma un impegno nazionale. “La rinascita economica e sociale dell’Appennino centrale non è solo un dovere per chi da sempre ama e vive quei luoghi, ma un investimento essenziale per tutta la Nazione.” Con queste parole, il Presidente ha voluto sottolineare l’importanza di considerare la ricostruzione come un’opportunità per rafforzare l’intero Paese, preservando allo stesso tempo le radici culturali e storiche che fanno parte dell’identità italiana.

In questo ottavo anniversario, l’Italia si unisce nel ricordo e nel rinnovato impegno per costruire un futuro migliore per le comunità colpite dal sisma, con la speranza che la ricostruzione possa non solo restituire case e strutture, ma anche rafforzare il tessuto sociale ed economico di una delle regioni più belle e fragili del Paese.

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