Dal 5 al 7 settembre, l’Arena di Verona chiude il 101° Opera Festival con Aida, Il Barbiere di Siviglia e Carmen.
L’Arena di Verona si prepara a concludere il suo 101° Opera Festival con un weekend indimenticabile, dal 5 al 7 settembre. Tre serate di grande spettacolo, prossime al tutto esaurito, porteranno sul palcoscenico alcune delle opere più iconiche del repertorio lirico: Aida, Il Barbiere di Siviglia e Carmen. Il pubblico potrà assistere a performance straordinarie in allestimenti classici di Gianfranco de Bosio, Hugo De Ana e Franco Zeffirelli, con artisti di fama internazionale, il tutto arricchito dalla presenza dei Presidenti delle Camere basse dei Paesi del G7 e del Parlamento europeo.
Giovedì 5 settembre: Aida
La prima serata del gran finale ha visto protagonista l’eterna Aida di Giuseppe Verdi, in un allestimento storico che rievoca la magia della prima rappresentazione in Arena, risalente al 1913. Quest’edizione, curata da Gianfranco de Bosio, ha celebrato il centenario della nascita del regista. Sul podio, il maestro Daniel Oren ha diretto un cast d’eccezione, con Maria José Siri nel ruolo della protagonista Aida e Ekaterina Semenchuk in quello della rivale Amneris. Il tenore Gregory Kunde, premiato con il Premio Lugo 2024, ha interpretato Radames, mentre Alexander Vinogradov ha impersonato il gran sacerdote Ramfis. Lo spettacolo ha visto la partecipazione del Ballo della Fondazione Arena, che ha eseguito le coreografie di Susanna Egri, aggiungendo un tocco di eleganza e dinamismo alla rappresentazione.
La serata ha rievocato l’antico Egitto con una spettacolare messa in scena e un cast che ha emozionato il pubblico. La durata complessiva dello spettacolo è stata di 3 ore e 40 minuti, con due intervalli.
Venerdì 6 settembre: Il Barbiere di Siviglia
La seconda serata è dedicata a Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, una delle opere buffe più amate dal pubblico. Il frizzante allestimento di Hugo De Ana porta in scena il giardino all’italiana con le sue grandi rose rosse, offrendo un contrasto perfetto per la comicità e la leggerezza dell’opera. Il baritono Davide Luciano interpreta il celebre Figaro, mentre Jack Swanson, giovane tenore statunitense, veste i panni del Conte di Almaviva. Ekaterine Buachidze debutta come Rosina, mentre Carlo Lepore e Alexander Vinogradov danno vita ai ruoli di Bartolo e Basilio.
L’opera sarà diretta da George Petrou, che esordisce all’Arena di Verona, accompagnando l’Orchestra e il Coro maschile della Fondazione Arena. La serata vedrà la presenza di importanti rappresentanti istituzionali, tra cui il Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana. Con una durata di circa 3 ore, compreso un intervallo, Il Barbiere di Siviglia regala al pubblico una serata di risate e melodie brillanti.
Sabato 7 settembre: Carmen
A chiudere il festival, sabato 7 settembre, sarà Carmen di Georges Bizet, in una serata già esaurita da settimane. L’allestimento cinematografico e spettacolare firmato da Franco Zeffirelli, con oltre 500 persone in scena, renderà omaggio al genio del regista, accompagnato dai costumi di Anna Anni e dalle luci di Paolo Mazzon. Alisa Kolosova interpreterà il ruolo della protagonista, affiancata da Fabio Lardizzone nel ruolo del dragone Josè e Dalibor Jenis come il torero Escamillo. Mariangela Sicilia tornerà nel ruolo di Micaela, dopo aver già incantato il pubblico nel gala inaugurale.
La Carmen di Bizet si svolgerà sotto la direzione del maestro Daniel Oren, che guiderà l’Orchestra della Fondazione Arena e il Coro areniano, con la partecipazione della Compagnia Antonio Gades diretta da Stella Arauzo. Le coreografie autenticamente spagnole aggiungeranno un tocco vibrante all’opera, con una durata complessiva di 3 ore e 45 minuti, inclusi due intervalli.
Un epilogo di grandi emozioni
Questo weekend conclusivo dell’Opera Festival all’Arena di Verona si preannuncia indimenticabile, con un ricco programma che celebra la grande tradizione operistica italiana. Le tre serate, caratterizzate da opere immortali e grandi allestimenti, confermano ancora una volta l’Arena di Verona come uno dei palcoscenici più prestigiosi e amati al mondo.
Immagine: Nabucco, cortesia Fondazione Arena di Verona.