Il Presidente del Consiglio elogia la resilienza delle imprese italiane e affronta le sfide della transizione ecologica.
Nuove misure per la crescita e l’innovazione.
Ieri, Mercoledì 18 settembre 2024, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha preso parte all’Assemblea Generale di Confindustria, durante la quale ha pronunciato un discorso che ha toccato i temi chiave del futuro economico e sociale del Paese, mettendo in evidenza i progressi raggiunti e le sfide ancora da affrontare. L’intervento ha sottolineato il ruolo centrale delle imprese italiane, la necessità di politiche concrete e la visione di un’Italia che continua a crescere e sorprendere.
Un elogio alla resilienza delle imprese italiane
Nel suo intervento, Giorgia Meloni ha ringraziato il Presidente di Confindustria, Orsini, e ha subito espresso il suo apprezzamento per le aziende italiane che, nonostante le difficoltà globali, hanno dimostrato un’incredibile capacità di resistenza.
“Voglio ringraziare l’impresa italiana, l’industria italiana e Confindustria per questo”, ha dichiarato. Il riferimento è stato ai recenti shock economici globali, come la pandemia e la guerra in Ucraina, durante i quali il sistema produttivo italiano ha “smentito i pronostici”, riuscendo a distinguersi per tenacia e spirito innovativo.
Meloni ha richiamato le parole di Adriano Olivetti, ricordando che “la fabbrica non può guardare solamente all’indice dei profitti, ma deve distribuire ricchezza, cultura, servizi, democrazia”. Secondo il Presidente del Consiglio, questo insegnamento ha contribuito a plasmare il tessuto industriale italiano, fondato sul profitto, ma anche su un forte senso di responsabilità sociale.
Crescita economica oltre le aspettative
Uno dei punti salienti del discorso di Meloni è stata la sottolineatura del progresso economico dell’Italia rispetto ad altri Paesi europei. Nel 2023, l’Italia è cresciuta del +0,9%, più del doppio della media dell’UE e dell’Eurozona. “Stiamo andando meglio degli altri, anche se sarebbe stupido rallegrarsene troppo”, ha affermato Meloni, evidenziando però che la debolezza economica di alcuni Paesi europei, in particolare la Germania, frena anche la crescita italiana.
Nonostante questo, il Presidente ha mostrato ottimismo per il futuro, sottolineando che l’obiettivo dichiarato per il 2024 del +1% è raggiungibile. Ha citato anche altri indicatori positivi, come la crescita del mercato del lavoro, con 750.000 nuovi occupati dall’ottobre 2022 e il numero record di 24 milioni di lavoratori italiani, mai così tanti dall’unità d’Italia.
Il ruolo dello Stato: creare un ambiente favorevole
Meloni ha voluto ribadire che non è lo Stato a creare ricchezza, bensì le imprese e i loro lavoratori. Tuttavia, il Governo ha il compito di creare un ambiente favorevole affinché le imprese possano prosperare. “Abbiamo garantito una stabilità che in Italia è un’eccezione”, ha affermato Meloni, riferendosi alle politiche del suo Governo volte a creare condizioni stabili per gli investimenti e lo sviluppo economico.
Tra le politiche citate, ha menzionato il taglio del cuneo contributivo per i redditi fino a 35.000 euro e l’esonero contributivo per le madri lavoratrici con almeno due figli, interventi che hanno aumentato il potere d’acquisto dei lavoratori e incentivato l’occupazione femminile. “Per la prima volta abbiamo superato il tetto di 10 milioni di donne lavoratrici”, ha detto con orgoglio.
La sfida della transizione ecologica
Un altro tema cruciale trattato nel discorso è stato quello della transizione ecologica e le sue conseguenze sull’industria. Meloni ha criticato l’approccio ideologico del Green Deal europeo, sottolineando i rischi di una decarbonizzazione che potrebbe portare alla deindustrializzazione. “In un deserto non c’è niente di verde”, ha dichiarato, mettendo in guardia contro politiche che rischiano di distruggere migliaia di posti di lavoro.
Il Presidente ha ribadito la necessità di affrontare la transizione ecologica con “buon senso” e utilizzando tutte le tecnologie disponibili, dalle rinnovabili al gas, dai biocarburanti all’idrogeno, senza escludere il nucleare. Ha inoltre ricordato il recente avvio del Piano Transizione 5.0, che destinerà 6,3 miliardi di euro per innovare i processi produttivi delle imprese italiane.
Innovazione e formazione: le chiavi per il futuro
Meloni ha dedicato una parte significativa del suo intervento al tema dell’innovazione e alla necessità di investire in formazione per sostenere la crescita delle imprese italiane. Il Governo ha stanziato 12,7 miliardi di euro per sostenere la Transizione 4.0, con l’obiettivo di rendere le imprese più efficienti dal punto di vista energetico. La novità, ha sottolineato il Presidente, è l’inclusione delle spese per la formazione del personale tra le spese agevolabili, poiché “innovare senza formazione porta a problemi”.
L’Italia e il suo ruolo globale
Nell’ultima parte del discorso, Meloni ha parlato del ruolo geopolitico dell’Italia, evidenziando la posizione strategica del Paese come ponte tra l’Europa e il Mediterraneo. “Il Mediterraneo è tornato al centro del mondo e noi siamo al centro del Mediterraneo”, ha affermato, indicando che l’Italia può svolgere un ruolo chiave nelle dinamiche globali, soprattutto in settori come l’energia e le infrastrutture.
Il Presidente ha inoltre ricordato il successo del Made in Italy, che ha portato l’Italia al quarto posto mondiale nell’export nel 2024, superando Corea del Sud e Giappone. “Nel mondo c’è un’enorme domanda di Italia”, ha detto, sottolineando che l’espansione sui mercati internazionali è una priorità del suo Governo.
Un invito alla collaborazione
Meloni ha concluso il suo discorso con un appello alla collaborazione tra Governo e imprese, ribadendo l’impegno a lavorare insieme per far crescere il Paese. “L’Italia può ancora stupire il mondo”, ha dichiarato, esprimendo la sua convinzione che, con impegno e determinazione, l’Italia possa tornare a essere una nazione di riferimento a livello globale.
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