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Giorgia Meloni alla Assemblea ONU: multilateralismo e intelligenza artificiale al centro delle sfide globali

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Il Presidente del Consiglio italiano evidenzia l’importanza del multilateralismo, del Piano Mattei per l’Africa e delle sfide etiche legate all’intelligenza artificiale.

Il 23 settembre 2024, Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio italiano, ha tenuto un importante discorso durante il Summit of the Future nell’ambito della 79ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. Il suo intervento ha toccato temi centrali per il futuro delle relazioni internazionali e del multilateralismo, sottolineando l’urgenza di affrontare le sfide globali in maniera collaborativa e inclusiva.

Crisi come opportunità di scelta

Meloni ha iniziato il suo discorso con un riferimento alla complessità delle crisi globali, tra cui il cambiamento climatico, le disuguaglianze economiche e sociali, e i conflitti internazionali. Ha parlato della necessità di agire di fronte a tali sfide, evidenziando che le crisi rappresentano anche momenti di decisione: «Le crisi costringono a mettersi in discussione, a schierarsi, non consentono tentennamenti».

Un punto centrale del discorso è stato il sostegno dell’Italia al multilateralismo, che Meloni ha definito come l’unico modo per gestire efficacemente le sfide globali: «Nessuno stato può efficacemente governare da solo le sfide di questo tempo». Le Nazioni Unite, ha affermato, devono essere il luogo dove ogni voce viene ascoltata, promuovendo uguaglianza e rappresentatività. Ha inoltre sottolineato la necessità di una riforma del Consiglio di Sicurezza, basata sui principi di equità e democraticità.

Il Piano Mattei per l’Africa

Un altro tema chiave del discorso è stato il Piano Mattei per l’Africa, un’iniziativa italiana per promuovere investimenti e cooperazione con le nazioni africane. Meloni ha dichiarato che l’approccio dell’Italia si basa su rispetto e reciprocità, senza cadere in atteggiamenti paternalistici o predatori: «È la nostra ricetta per promuovere lo sviluppo di un continente troppo spesso sottovalutato, per costruirne la stabilità». L’obiettivo è garantire ai giovani africani il diritto a non dover emigrare, affrontando alla radice le cause della migrazione.

Intelligenza Artificiale: progresso e sfide etiche

Meloni ha anche affrontato la questione dell’intelligenza artificiale generativa, descrivendola come un potente moltiplicatore, ma con possibili conseguenze sia positive che negative. Ha esortato la comunità internazionale a riflettere sull’uso di questa tecnologia: «Se questo moltiplicatore venisse usato per curare malattie oggi incurabili, allora concorrerebbe al bene comune. Ma se venisse utilizzato per divaricare ulteriormente gli equilibri globali, gli scenari sarebbero catastrofici». Ha inoltre ribadito l’importanza di mantenere l’uomo al centro del progresso tecnologico, sottolineando che è la politica a dover guidare il processo.

Il multilateralismo come azione concreta

Meloni ha concluso il suo intervento evidenziando il ruolo centrale del multilateralismo, che non deve limitarsi alla produzione di documenti, ma trasformarsi in azione concreta: «Il multilateralismo non è un club nel quale incontrarsi per scrivere inutili documenti zeppi di buoni propositi, ma il luogo nel quale si devono fare i conti con l’urgenza delle decisioni». Ha anche citato il poeta americano William Stanley Merwin, sottolineando che le decisioni prese oggi plasmeranno il futuro: «Noi siamo l’eco del futuro».

L’intervento di Giorgia Meloni ha offerto una visione chiara del ruolo che l’Italia intende giocare sulla scena internazionale, con un forte impegno verso la cooperazione globale, la sostenibilità e l’equità, senza dimenticare la necessità di un progresso tecnologico etico e inclusivo.

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