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Diritti e inclusione

Oskar Picht, inventore della macchina da scrivere Braille, per una reale inclusione

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L’uomo che ha rivoluzionato l’accesso alla scrittura per i non vedenti, celebrato nell’anniversario della sua scomparsa.

Oskar Picht nacque il 13 marzo 1871 a Pasewalk, in Germania, e morì il 22 settembre 1945, lasciando un’eredità fondamentale nel campo della tecnologia assistiva per i non vedenti. Picht, che perse la vista all’età di 11 anni, è ricordato principalmente per l’invenzione della macchina da scrivere Braille, che rivoluzionò l’accesso alla scrittura per le persone cieche.

Google gli ha dedicato ieri un proprio doodle, elaborato da un’opera d’arte dell’artista di Kiel, Ute Diez. L’opera “celebra Oskar Picht, il maestro e inventore tedesco che creò la prima macchina da scrivere Braille. Questa invenzione straordinaria ha permesso alle persone non vedenti di scrivere in Braille con maggiore velocità ed efficienza. Oltre alla sua invenzione, Picht – spiega Google -eee fu anche un promotore dell’inclusione sociale delle persone con disabilità visive”.

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La macchina da scrivere Braille

Nel 1899, Picht iniziò a lavorare su una macchina che permettesse ai non vedenti di scrivere in Braille in modo semplice e rapido. La sua invenzione fu un passo decisivo per l’educazione delle persone cieche, che fino ad allora erano state limitate a strumenti più complessi e lenti. La macchina da scrivere Braille di Picht divenne uno strumento essenziale nelle scuole per ciechi in Europa, offrendo agli studenti ciechi una maggiore autonomia nello studio e nella vita quotidiana.

Il lascito di Picht

Oltre alla macchina da scrivere Braille, Picht si impegnò per migliorare le condizioni di vita delle persone non vedenti attraverso l’educazione e la tecnologia. Il suo lavoro pionieristico ha aperto la strada a ulteriori sviluppi tecnologici nel campo della disabilità visiva.

L’anniversario della sua morte, il 22 settembre, ci ricorda l’importanza del suo contributo nell’ambito delle tecnologie assistive, un campo che continua a evolversi grazie alle sue prime invenzioni e intuizioni.

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