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Meloni alla Assemblea ONU: affrontare i problemi globali con un nuovo paradigma di cooperazione

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Alla 79a Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Presidente del Consiglio italiano chiede un cambio di approccio nelle relazioni internazionali.

Il premier sottolinea l’importanza di affrontare insieme le sfide globali, dall’intelligenza artificiale alla crisi ucraina.

Nell’ambito della 79ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha offerto Martedì 24 Settembre 2024 una riflessione profonda e articolata sulle sfide globali, sollecitando un cambiamento di paradigma nei rapporti internazionali. Meloni ha sottolineato la complessità dei problemi attuali, dall’aggressione russa all’Ucraina, alla frammentazione geo-economica, fino alle questioni ambientali e tecnologiche, affermando che “il carattere comune delle sfide del nostro tempo ci impone di ragionare in un modo completamente nuovo.”

Tra i temi centrali dell’intervento, la guerra in Ucraina è stata descritta come una ferita al sistema internazionale fondato sulle regole, con ripercussioni destabilizzanti su scala globale. Meloni ha ribadito il sostegno dell’Italia al diritto dell’Ucraina di difendere la sua sovranità: “Non possiamo voltarci dall’altra parte di fronte al diritto dell’Ucraina a difendere le sue frontiere, la sua sovranità, la sua libertà.”

Un altro tema di grande rilievo è stato il crescente impatto della tecnologia, in particolare dell’intelligenza artificiale generativa. “Non sono certa che dovremmo chiamarla intelligenza,” ha dichiarato Meloni, evidenziando come questa rivoluzione tecnologica possa sostituire le competenze umane e concentrare ulteriormente la ricchezza. A tal proposito, l’Italia ha posto questo tema al centro della sua presidenza del G7, con l’obiettivo di “definire una governance globale dell’intelligenza artificiale che sia capace di conciliare innovazione, diritti, lavoro, proprietà intellettuale, libertà di espressione, democrazia.”

Meloni ha poi ribadito l’importanza di un rinnovato impegno verso l’Africa, citando il Piano Mattei, un’iniziativa italiana per investimenti strategici nel continente. “Il nostro intento non è imporre, ma è condividere,” ha sottolineato, elencando progetti concreti in Algeria, Kenya ed Etiopia volti a promuovere sviluppo agricolo e energetico.

Sul tema dell’immigrazione, Meloni ha rinnovato il suo appello a dichiarare “una guerra globale ai trafficanti di esseri umani”, descrivendo il traffico come una forma moderna di schiavitù: “Sconfiggere gli schiavisti del Terzo millennio è possibile, e possiamo farlo se uniamo le forze.”

Infine, ha esortato le Nazioni Unite a riformarsi per essere all’altezza delle sfide odierne. “Non esistono più blocchi omogenei, e l’interdipendenza dei nostri destini è un fatto,” ha dichiarato, sottolineando che la riforma del Consiglio di Sicurezza dovrebbe rappresentare meglio tutte le Nazioni, non solo alcune.

In conclusione, Meloni ha citato Carlo Pisacane, figura centrale del Risorgimento italiano, affermando che “affrontare i problemi piuttosto che rinviarli, avanzare piuttosto che indietreggiare” è il compito della leadership globale. L’Italia, ha garantito, “è pronta a fare la sua parte.”

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