Nell’Angelus di ieri, il Pontefice ha invitato a vedere l’immigrazione come opportunità di crescita.
Appello per la pace in Medio Oriente, Ucraina e altre terre ferite dalla guerra.
Bruxelles, 29 settembre 2024 – Al termine della celebrazione della Messa allo Stadio Re Baldovino, Papa Francesco ha recitato l’Angelus di fronte a migliaia di fedeli. L’Angelus ha rappresentato un’occasione per il Pontefice di riflettere sul tema della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato e per lanciare un nuovo accorato appello alla pace, in particolare per il Medio Oriente e l’Ucraina.
Un appello alla solidarietà e all’accoglienza dei migranti
Papa Francesco ha esordito ringraziando le autorità presenti, in particolare i sovrani del Belgio e del Lussemburgo, e ha esteso il suo ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione della sua visita. Ma è stato il tema della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, “Dio cammina con il suo popolo”, a dominare l’Angelus. Da Bruxelles, città che ha accolto migliaia di migranti nel corso degli anni, il Pontefice ha ribadito con forza la necessità di considerare il fenomeno migratorio come una possibilità di crescita per tutta la comunità internazionale. Ha affermato: “Rinnovo all’Europa e alla Comunità internazionale il mio appello a considerare il fenomeno migratorio come un’opportunità per crescere insieme nella fraternità, e invito tutti a vedere in ogni fratello e sorella migrante il volto di Gesù che si è fatto ospite e pellegrino in mezzo a noi.”
Le parole del Santo Padre riecheggiano il suo costante impegno per una visione dell’immigrazione che superi le paure e le divisioni, abbracciando invece i principi della solidarietà e dell’accoglienza cristiana.
Un messaggio di pace per il Medio Oriente e l’Ucraina
Il discorso di Papa Francesco si è poi concentrato sulla crisi in Medio Oriente, in particolare in Libano, dove il conflitto sta causando morte e sofferenza. “Il Libano è un messaggio, ma in questo momento è un messaggio martoriato”, ha dichiarato il Papa con dolore, riferendosi agli effetti devastanti della guerra sulla popolazione. Ha inoltre menzionato la situazione critica a Gaza, in Palestina e Israele, esprimendo preoccupazione per la sofferenza quotidiana di troppe persone nella regione.
Il Santo Padre ha chiesto con forza l’immediato cessate il fuoco in questi territori, esortando tutte le parti coinvolte a rilasciare gli ostaggi e a permettere l’accesso agli aiuti umanitari. Non ha mancato di ricordare la situazione in Ucraina, martoriata dal conflitto, un tema ricorrente nei suoi appelli alla pace: “Non dimentichiamo la martoriata Ucraina.”
La Beatificazione di Re Baldovino
Una delle notizie più significative dell’Angelus è stata l’annuncio di Papa Francesco riguardo all’avvio del processo di beatificazione di Re Baldovino, un leader ricordato per la sua profonda fede e il suo senso di giustizia. “Che il suo esempio di uomo di fede illumini i governanti”, ha detto il Papa, esortando i Vescovi belgi a portare avanti questa causa con impegno.
L’annuncio ha commosso molti dei presenti, che nutrono un grande rispetto e affetto per la figura del defunto Re, riconosciuto come un simbolo di fede e integrità morale.
Un invito alla preghiera e alla saggezza del Vangelo
Papa Francesco ha concluso l’Angelus con un forte richiamo alla preghiera, consegnando ai giovani la preghiera dell’Angelus come “una sintesi del mistero cristiano”, da inserire nelle loro vite quotidiane. Ha affermato: “Abbiamo bisogno della sapienza del Vangelo!”, invitando tutti a chiedere spesso allo Spirito Santo il dono della saggezza per guidare le loro scelte.
Infine, ha invocato l’intercessione della Vergine Maria per ottenere il dono della pace, non solo per il Medio Oriente e l’Ucraina, ma anche per altre terre afflitte dalla guerra, come il Sudan e il Myanmar.
L’Angelus di Papa Francesco a Bruxelles ha offerto un messaggio di speranza, fraternità e pace, con un richiamo forte alla comunità internazionale a non rimanere indifferente di fronte alle sofferenze dei migranti e delle vittime di guerra. “En route, avec Espérance!”, ha esortato il Santo Padre, invitando tutti a camminare avanti con speranza verso un futuro di pace e giustizia.
Immagine: Stadio Re Baldovino, Bruxelles, cortesia Google Maps.