Un invito alla preghiera, all’umiltà e alla misericordia per i nuovi cardinali, chiamati a servire con occhi alti, mani giunte e piedi nudi.
Il 6 ottobre 2024, Papa Francesco ha inviato una significativa lettera ai nuovi cardinali, invitandoli a riflettere profondamente sul loro nuovo ruolo nella Chiesa e sull’impegno che esso comporta. In questa lettera, il Pontefice, con il suo stile pastorale e carico di umanità, traccia le linee guida essenziali per il ministero cardinalizio, incentrato su tre atteggiamenti cruciali: “occhi alti”, “mani giunte” e “piedi nudi”.
L’unità della Chiesa e il legame con Roma
Papa Francesco esordisce dando il benvenuto ai nuovi cardinali, sottolineando il significato dell’appartenenza al clero di Roma. “Un’appartenenza che esprime l’unità della Chiesa e il legame di tutte le Chiese con questa di Roma,” scrive il Papa, ribadendo l’importanza della comunione universale della Chiesa sotto la guida di Roma.
Occhi alti: ampliare lo sguardo e il cuore
Con l’immagine degli “occhi alti”, il Pontefice richiama l’importanza di uno sguardo ampio e profondo per il nuovo ruolo. Francesco cita il poeta argentino Francisco Luis Bernárdez, che descriveva San Giovanni della Croce, per ispirare i cardinali ad adottare una prospettiva che trascende le questioni immediate: “Occhi alti, perché il tuo servizio richiederà di ampliare lo sguardo e dilatare il cuore, per poter guardare più lontano e amare più universalmente con maggiore intensità.” Papa Francesco li invita ad “entrare alla scuola del Suo sguardo,” come diceva Benedetto XVI, con un’attenzione particolare alla sofferenza di Cristo.
Mani giunte: la preghiera come discernimento
Il secondo atteggiamento evocato dal Papa è quello delle “mani giunte”, simbolo di preghiera e di umile servizio. “Ciò di cui la Chiesa ha più bisogno – insieme all’annuncio – è la tua preghiera per pascere bene il gregge di Cristo,” spiega Papa Francesco. Egli richiama la centralità della preghiera come luogo di discernimento e aiuto nel trovare la volontà di Dio per il popolo di Dio.
Piedi nudi: compassione e misericordia
Infine, il Santo Padre richiama l’immagine dei “piedi nudi”, segno di vicinanza e di contatto con la realtà più dura della vita. “Piedi nudi, toccando la durezza della realtà di tanti angoli del mondo frastornati dal dolore e dalla sofferenza,” scrive Francesco, sottolineando la necessità di compassione e misericordia nei confronti delle sofferenze del mondo, dalle guerre alla povertà.
Un titolo di “servo” più che di “eminenza”
Il messaggio finale di Papa Francesco è un richiamo all’umiltà, invitando i nuovi cardinali a far sì che il titolo di “servo” (diacono) superi quello di “eminenza”. “RingraziandoTi per la generosità, prego per Te affinché il titolo di ‘servo’ offuschi sempre più quello di ‘eminenza’.”
Questa lettera rappresenta un richiamo forte all’umiltà, al servizio e alla preghiera per i nuovi cardinali, che sono chiamati a incarnare un ministero di amore universale e di vicinanza alle sofferenze del mondo, in comunione con la Chiesa e il Papa.