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Arte e cultura

Turandot conquista Seoul: Arena di Verona emoziona la Corea e apre a future collaborazioni

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L’iconico allestimento di Zeffirelli celebra i 140 anni di amicizia tra Italia e Corea, con un successo straordinario al KSPO Dome di Seoul.

Fondazione Arena apre a nuove prospettive di collaborazione culturale con masterclass e spettacoli fino al 19 ottobre 2024.

Un successo travolgente quello di Turandot a Seoul, dove la Fondazione Arena di Verona ha portato l’iconico allestimento di Franco Zeffirelli in occasione delle celebrazioni per i 140 anni di amicizia tra Italia e Corea del Sud. La prima rappresentazione, tenutasi il 12 ottobre 2024 al KSPO Dome di Seoul, è stata accolta con un applauso di ben 13 minuti, a coronamento di mesi di preparativi e settimane di prove intense.

L’evento, organizzato in collaborazione con varie istituzioni coreane e italiane, ha segnato un momento storico: per la prima volta un’opera di queste dimensioni viene portata nella più grande venue al coperto della Corea del Sud. La regia, curata da Stefano Trespidi, ha saputo ricreare la grandiosità dell’Arena di Verona, portando in scena le spettacolari scenografie di Zeffirelli e i magnifici costumi di Emi Wada. Sul palco, il soprano Oksana Dyka nel ruolo di Turandot, affiancata da un cast d’eccezione tra cui Martin Muehle (Calaf), Mariangela Sicilia (Liù) e Ferruccio Furlanetto(Timur).

Un evento unico e una celebrazione di amicizia

La produzione areniana, con 35 container di scenografie e costumi trasportati via mare, ha coinvolto un team di 50 tecnici e un ampio cast locale, con 110 comparse coreane e 40 bambini del coro Songpa Boys and Girls Choir. L’incontro tra la cultura italiana e quella coreana è stato suggellato dalla presenza della New Seoul Philharmonic Orchestra e di artisti locali, tra cui ballerini e attori coreani.

Questo straordinario debutto, che si inserisce nelle celebrazioni per l’anniversario delle relazioni tra i due Paesi, ha aperto nuove possibilità di collaborazione culturale. Il sovrintendente della Fondazione Arena, Cecilia Gasdia, ha espresso la sua profonda emozione per l’accoglienza ricevuta, sottolineando l’importanza del rapporto umano che ha reso possibile questo evento. “La magia dell’Arena ha colpito ancora una volta, anche a migliaia di chilometri da Verona”, ha dichiarato.

Collaborazioni future e masterclass

Durante la permanenza in Corea, Gasdia ha tenuto anche masterclass per giovani cantanti coreani, provenienti dai conservatori e dalle accademie locali, offrendo l’opportunità di approfondire tecniche vocali e musicali italiane. Questo scambio culturale rappresenta una delle numerose iniziative previste nel Biennio dello scambio culturale Italia-Corea 2024-2025, a rafforzamento di una collaborazione che continua a crescere.

Un tour da record

Lo spettacolo, che proseguirà per altre sette serate fino al 19 ottobre, vedrà alternarsi sul palcoscenico importanti artisti internazionali e giovani emergenti. La direzione musicale è affidata al Maestro Daniel Oren, beniamino del pubblico veronese e profondo conoscitore delle opere pucciniane.

Questo grande successo a Seoul conferma la capacità della Fondazione Arena di Verona di portare il Made in Italy nel mondo, promuovendo non solo la tradizione operistica italiana, ma anche lo scambio culturale tra popoli attraverso l’arte.

Immagine: cortesia Fondazione Arena di Verona.

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