Dal ruolo strategico del PNRR alle sfide geopolitiche e migratorie: il premier presenta le priorità italiane per l’Europa del futuro.
Il 15 ottobre 2024, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha tenuto un discorso al Senato in vista del Consiglio Europeo del 17 e 18 ottobre, affrontando numerosi temi di cruciale importanza per l’Italia e l’Unione Europea. La Meloni ha iniziato il suo intervento sottolineando le sfide che caratterizzano l’attuale contesto geopolitico, con particolare riferimento alla guerra in Ucraina e all’instabilità in Medio Oriente. Ha parlato dell’incertezza che permea la nuova legislatura europea, in gran parte causata da questi eventi, e delle difficoltà economiche che ne derivano.
Il ruolo dell’Italia nella nuova Commissione Europea
Uno dei punti centrali del discorso è stata la nomina del Ministro Raffaele Fitto come Vicepresidente Esecutivo della Commissione Europea, definita come un “notevole miglioramento” per l’Italia. Meloni ha dichiarato: “Questa indicazione è la conferma di una ritrovata centralità dell’Italia in ambito europeo, rafforzata da un governo credibile che garantisce la stabilità politica in una fase storica in cui tutto intorno a noi è instabile”. Ha inoltre sottolineato che questa nomina riflette il peso dell’Italia come Stato fondatore della UE, seconda manifattura e terza economia del continente.
PNRR e coesione: deleghe strategiche
Meloni ha spiegato l’importanza delle deleghe affidate a Fitto, in particolare quella relativa alla coesione, che gestirà circa 378 miliardi di euro nel ciclo 2021-2027. Ha anche ricordato il ruolo strategico del PNRR, con 600 miliardi di euro stanziati, evidenziando che “grazie all’ottimo lavoro svolto in questi due anni dallo stesso Fitto, l’Italia è oggi la Nazione più avanti di tutte nella realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
L’Europa del futuro: sussidiarietà e proporzionalità
Rivolgendo lo sguardo al futuro dell’Europa, Meloni ha indicato la necessità di ripensare l’Unione Europea, ponendo l’accento su una maggiore flessibilità e sussidiarietà. Ha dichiarato che l’Europa deve “ripensare completamente le sue priorità, il suo approccio, la sua postura” e che il principio di sussidiarietà deve essere centrale, per garantire che l’Unione Europea si concentri sulle grandi questioni comuni lasciando agli Stati nazionali il compito di gestire le specificità locali.
Competitività e Green Deal
Tra i temi trattati al Consiglio Europeo vi sarà anche la competitività. Meloni ha criticato l’approccio ideologico che ha accompagnato il Green Deal europeo, affermando: “Inseguire la decarbonizzazione al prezzo della deindustrializzazione è, semplicemente, un suicidio. Non c’è nulla di verde in un deserto”. Ha sostenuto la necessità di rivedere gli obiettivi del Green Deal, con particolare attenzione alla neutralità tecnologica, per evitare di distruggere posti di lavoro e settori industriali strategici.
Crisi geopolitiche: Ucraina e Medio Oriente
Meloni ha riaffermato il sostegno dell’Italia all’Ucraina e ha espresso preoccupazione per l’escalation in Medio Oriente, in particolare in Libano. Ha ribadito che l’Italia continuerà a sostenere la causa ucraina e a lavorare per una pace giusta e duratura, ma ha anche sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza dei militari italiani impegnati nella missione UNIFIL in Libano, chiedendo che vengano rispettate le risoluzioni internazionali.
Migrazioni e Mediterraneo
Un altro punto chiave è stato il tema della migrazione, con Meloni che ha elogiato l’approccio italiano come un modello per l’Europa, grazie alla riduzione del 60% degli sbarchi nel 2024 rispetto all’anno precedente. Ha ricordato gli accordi con Tunisia ed Egitto, che hanno contribuito a gestire meglio i flussi migratori, e ha evidenziato il Protocollo Italia-Albania come un esempio di soluzione innovativa per la gestione delle richieste di asilo.
Il futuro dell’Italia in Europa
In conclusione, Meloni ha sottolineato il ruolo cruciale dell’Italia nel tracciare una rotta per l’Europa, affermando: “L’Italia, come sempre, farà la sua parte, pronta a indicare la rotta su molti temi”. Ha espresso fiducia nelle capacità del Paese di essere un punto di riferimento in Europa, grazie alla sua solidità, visione e creatività.
Queste comunicazioni del Presidente del Consiglio delineano una visione chiara del ruolo dell’Italia nella nuova legislatura europea, centrata sulla difesa degli interessi nazionali, ma anche su una partecipazione attiva nella costruzione del futuro dell’Europa.