Il Presidente Meloni ribatte alle critiche sulla gestione dei flussi migratori e sul Protocollo Albania, sottolineando il risparmio economico e l’importanza di una politica migratoria dissuasiva.
L’intervento di replica del Presidente Meloni alla Camera dei Deputati – Consiglio Europeo 17-18 ottobre 2024.
Il 15 ottobre 2024, Giorgia Meloni ha replicato alla Camera alle osservazioni dei parlamentari in merito alle comunicazioni sul Consiglio Europeo imminente. In un discorso conciso e deciso, il Presidente del Consiglio ha toccato nuovamente temi cruciali come l’immigrazione, le relazioni internazionali e le politiche economiche, ribattendo alle critiche e difendendo le azioni del governo.
Immigrazione e politiche europee
Uno dei punti centrali della replica è stato l’accordo sull’immigrazione con la Tunisia e l’Albania. Rispondendo alle accuse di violazioni del diritto internazionale, Meloni ha chiarito che tali politiche non solo rispettano le leggi internazionali, ma sono ormai adottate dall’Unione Europea stessa. Citando la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, ha spiegato come “le misure assunte sulla dimensione esterna” abbiano ridotto la migrazione illegale. Ha poi aggiunto: “Temo che ormai siate voi a essere isolati a livello internazionale, perché tutto il resto del mondo è abbastanza d’accordo con noi”.
Il Protocollo Italia-Albania
Meloni ha difeso con forza il Protocollo Italia-Albania, contestando le accuse di inefficienza economica e di violazione delle leggi internazionali. Ha ricordato che i fondi destinati all’attuazione del protocollo rappresentano solo il 7,5% delle spese italiane per l’accoglienza e che la dissuasione dei migranti illegali contribuirà a contenere i costi a lungo termine. Inoltre, ha respinto l’idea che già si stessero verificando violazioni in Albania, poiché “i primi migranti dovrebbero arrivare domani”.
Relazioni internazionali e Medio Oriente
Meloni ha anche risposto alle preoccupazioni sulla crisi in Medio Oriente, ribadendo la posizione dell’Italia nel garantire la sicurezza dei militari italiani in Libano e il sostegno alla risoluzione ONU 1701. In un confronto personale con il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha affermato che il ritiro della missione UNIFIL sarebbe un grave errore, dichiarando: “Pretendiamo la sicurezza per i nostri militari”. Ha anche ribadito la necessità di mantenere il dialogo con tutte le parti in causa, inclusi Israele e Palestina, per favorire una de-escalation e una pace duratura.
Politica interna ed economica
Sul fronte interno, Meloni ha risposto alle critiche riguardanti il ruolo delle ONG nel dibattito sull’immigrazione, ribadendo la sua posizione netta: “Considero vergognoso dichiarare che le guardie costiere sono i veri trafficanti di esseri umani”. Ha inoltre affrontato temi economici, come la gestione dei fondi pubblici, difendendo le scelte del governo nel garantire il benessere economico dell’Italia, con particolare attenzione alla protezione delle risorse strategiche nazionali.
Il futuro dell’Europa
Meloni ha concluso affrontando il tema del futuro ruolo dell’Italia in Europa. Ha ribadito l’importanza di ridefinire le priorità dell’Unione Europea, sottolineando come sia essenziale evitare l’eccessiva regolamentazione di materie che potrebbero essere meglio gestite a livello nazionale. In merito alla nomina di Raffaele Fitto a Vicepresidente della Commissione Europea, ha insistito sull’importanza di difendere l’interesse nazionale: “Il Commissario italiano andava difeso”.
In questo intervento, Meloni ha ribadito la linea dura del governo su questioni chiave, difendendo con fermezza le scelte politiche fatte in tema di immigrazione, relazioni internazionali e politiche economiche, in vista delle sfide che il Consiglio Europeo affronterà.