Giornale Online Direttore Paolo Centofanti

Diritti e inclusione

Il Pontefice: mondo giusto nasce da inclusione delle persone più vulnerabili

Nel discorso al G7 Inclusione e Disabilità, il Santo Padre sottolinea l’importanza di abbattere le barriere e garantire dignità e opportunità a tutti, con particolare attenzione alle persone con disabilità.

Nel suo discorso rivolto alla delegazione di ministri partecipanti al G7 Inclusione e Disabilità, Papa Francesco ha riaffermato con forza l’importanza di promuovere i diritti e la dignità delle persone con disabilità, invitando a ripensare il concetto stesso di “disabilità” e a parlare, invece, di “abilità differenti”. Un messaggio che mette in luce la centralità dell’inclusione e della partecipazione attiva di tutti nella vita sociale, economica e culturale.

“Tutti hanno capacità”

Francesco ha aperto il suo discorso con una riflessione che ha toccato tutti i presenti: “Una volta, parlando delle persone con disabilità, un tizio mi dice: ‘Ma state attento che tutti noi ne abbiamo qualcuna, eh!’ È vero. Tutti abbiamo capacità e limiti”. Il Papa ha ricordato un esempio concreto: “Ricordo un gruppo che è venuto qui, di una ditta, un ristorante; sia i cuochi, sia quelli che servivano la mensa, tutti erano ragazzi e ragazze con disabilità. Ma lo facevano benissimo”. Questo, ha sottolineato, dimostra come ogni persona, con le sue abilità, possa contribuire pienamente alla società.

Inclusione e accessibilità: una priorità globale

Nel corso del G7 è stata firmata la “Carta di Solfagnano”, che delinea una serie di principi fondamentali per l’inclusione e l’accessibilità universale. Papa Francesco ha lodato questa iniziativa, richiamando l’importanza di superare le barriere fisiche, sociali e culturali. “Rendere il mondo inclusivo significa non solo adattare le strutture, ma cambiare la mentalità”, ha detto il Papa, aggiungendo che l’accessibilità non deve limitarsi agli edifici o ai trasporti, ma deve estendersi a tutti gli ambiti della vita, compreso il lavoro e la partecipazione culturale e sportiva.

“Il lavoro è dignità”

Un punto centrale del discorso del Papa è stato l’importanza del lavoro per le persone con disabilità. “Una grave forma di discriminazione è escludere qualcuno dalla possibilità di lavorare”, ha dichiarato. Francesco ha sottolineato come il lavoro non sia solo un mezzo di sussistenza, ma una questione di dignità. “Il lavoro è dignità; è l’unzione della dignità”, ha affermato, spiegando come negare questa opportunità significhi togliere qualcosa di essenziale alla persona.

Tecnologia e inclusione

Il Papa ha anche evidenziato il ruolo delle nuove tecnologie come strumenti di inclusione, a patto che siano accessibili a tutti. “La tecnologia va utilizzata con saggezza, affinché non crei ulteriori disuguaglianze, ma diventi invece un mezzo per abbatterle”, ha detto, sottolineando la necessità di garantire che le innovazioni tecnologiche siano al servizio delle persone più vulnerabili, incluse quelle con disabilità.

Cultura dello scarto: una sfida globale

Papa Francesco ha poi affrontato il tema della “cultura dello scarto”, una dinamica che spesso colpisce i più deboli, inclusi gli anziani. “A me fa dolore quando si vive con quella cultura dello scarto con i vecchi. I vecchi sono saggezza e si scartano come se fossero scarpe brutte”, ha detto il Papa, raccontando una toccante storia su un bambino che, vedendo il trattamento riservato al nonno, costruisce un tavolino per il padre, pensando al futuro. “Quello che noi facciamo con i vecchi, lo faranno i nostri figli con noi. Non dimentichiamolo”, ha ammonito.

Un appello alla solidarietà

Francesco ha concluso il suo discorso esortando i leader presenti a continuare a lavorare per un mondo dove la dignità di ogni persona sia pienamente riconosciuta e rispettata. Ha ricordato che le persone con disabilità non devono essere lasciate indietro, specialmente in situazioni di crisi, come quelle legate ai cambiamenti climatici o ai conflitti. “È nostro dovere garantire che le persone con disabilità non siano lasciate indietro in queste situazioni”, ha affermato.

Conclusione

Il Papa ha salutato i ministri e i delegati con parole di speranza e incoraggiamento: “Vi esorto a continuare su questa strada, ispirati dalla fede e dalla convinzione che ogni persona è un dono; ogni persona è un dono prezioso per la società”. Il messaggio del Santo Padre è chiaro: solo lavorando insieme, con spirito di solidarietà e inclusione, si potrà costruire un mondo dove nessuno sia lasciato indietro.

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