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Diritti e inclusione

La Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese prorogano accordo sulla nomina dei Vescovi

Vaticano-accordo-Cina

L’accordo, prorogato fino al 2028, punta a rafforzare il dialogo costruttivo e a garantire il bene della Chiesa cattolica in Cina e del popolo cinese.

La Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese hanno annunciato la proroga dell’Accordo Provvisorio sulla nomina dei Vescovi per un ulteriore periodo di quattro anni, a partire da oggi. Tale decisione giunge a seguito delle consultazioni e valutazioni reciproche, e riflette il desiderio comune di proseguire il cammino di collaborazione instaurato dal primo accordo, siglato nel 2018 e rinnovato per la prima volta nel 2020.

L’Accordo Provvisorio, che riguarda uno degli aspetti più delicati della vita della Chiesa cattolica in Cina, ovvero la nomina dei Vescovi, ha come obiettivo primario quello di garantire l’unità della Chiesa nel Paese e facilitare il processo di selezione di pastori che siano riconosciuti tanto dalle autorità cinesi quanto dalla Santa Sede.

Dal punto di vista vaticano, la proroga dell’accordo sottolinea l’importanza di mantenere un dialogo rispettoso e costruttivo con le autorità cinesi, che possa contribuire allo sviluppo di relazioni bilaterali sempre più solide. L’intenzione della Santa Sede è quella di garantire il bene della Chiesa cattolica in Cina, nonché di promuovere il benessere del popolo cinese nel suo complesso.

Questa proroga è un segnale della volontà di entrambe le parti di continuare a lavorare insieme, nonostante le sfide e le complessità che caratterizzano il contesto religioso in Cina. In un momento di cambiamenti geopolitici globali, la collaborazione tra la Santa Sede e la Cina su questioni ecclesiastiche rimane un tema di grande interesse internazionale.

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