Nel messaggio per il Premio Pontificie Accademie, il Papa celebra l’importanza del latino nella comprensione delle radici culturali e nella promozione del dialogo tra scienza e politica nel mondo moderno.
Nel suo messaggio in occasione del Premio “Pontificie Accademie 2023”, Papa Francesco ha esaltato il valore del latino come strumento di riflessione e dialogo. Il Pontefice ha sottolineato come la lingua latina sia ancora oggi un tesoro di sapere, che abbraccia filosofia, scienza, arte e politica, e che consente di accedere alle radici della civiltà occidentale.
Rivolgendosi in particolare ai premiati, ha espresso gratitudine per il loro impegno nella valorizzazione di questo patrimonio, evidenziando l’importanza dei temi trattati: De rerum natura, dedicato al latino e alla scienza, e De re publica, incentrato sul latino e la politica.
Papa Francesco ha elogiato la ricerca del professor Enrico Piergiacomi e del gruppo di studiosi che hanno collaborato all’edizione dell’Opera Mathematica di Francesco Maurolico, definendoli esempi concreti di come il pensiero classico possa interagire con le sfide del nostro tempo. Il Papa ha ricordato che lo Spirito del latino non si limita al passato, ma vive ancora oggi attraverso la sua capacità di stimolare nuove riflessioni in ambiti complessi come la politica e la scienza.
“La scienza non può ridursi a mera accumulazione di dati, ma deve aiutare a cogliere la complessità e la bellezza del creato,” ha affermato Papa Francesco, riferendosi all’importanza di un’interpretazione etica e spirituale delle conoscenze scientifiche.
Sul tema della politica, Francesco ha sottolineato che essa, quando esercitata con onestà e integrità, è una «vocazione al servizio della comunità, mai dell’interesse privato». Ha invitato i politici a promuovere il bene comune, specialmente a favore dei più vulnerabili, ricordando l’importanza di una formazione culturale e umanistica che possa portare a un cambiamento positivo nella società.
Il Pontefice ha concluso con una riflessione su come il latino, attraverso i suoi legami con la scienza e la politica, possa promuovere il dialogo e il rispetto reciproco, diventando uno strumento per costruire ponti e abbattere muri.
“Come possiamo incoraggiare le nuove generazioni a intraprendere sentieri di ricerca?” ha chiesto il Papa, spronando tutti a non avere paura di esplorare e a riscoprire la bellezza del sapere come via per formare cuori e menti.