L’incontro a Palazzo Chigi tra il Presidente Meloni e il Segretario Generale della NATO Rutte.
Al centro del colloquio, il ruolo dell’Italia nella difesa euroatlantica e la necessità di un’Alleanza adattabile, con un focus sulla sicurezza in Ucraina e sul rafforzamento del fianco sud.
Il 5 novembre 2024, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha accolto a Palazzo Chigi il Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, per un incontro incentrato sulle sfide di sicurezza globale e sull’importante contributo italiano alla difesa euroatlantica. In una fase storica complessa, caratterizzata da nuovi fronti di crisi e dalla minaccia rappresentata dalla guerra in Ucraina, l’incontro ha riaffermato l’importanza dell’Alleanza Atlantica come pilastro della sicurezza internazionale.
“È per me un grande piacere accogliere oggi a Palazzo Chigi Mark Rutte, il mio amico Mark, nella sua nuova veste di Segretario generale della NATO”, ha esordito Meloni, ricordando la complessità della fase attuale: “Tutto viene messo in discussione dalla ferita inferta al sistema delle regole internazionali dalla guerra d’aggressione russa all’Ucraina”. Questa situazione, ha proseguito Meloni, ha “effetti destabilizzanti molto oltre i confini nei quali si consuma”, aprendo nuovi fronti di instabilità.
Durante il colloquio, Meloni ha sottolineato il ruolo di primo piano dell’Italia all’interno della NATO, ricordando la leadership del Paese “per la qualità e la quantità della nostra azione” e la sua posizione come “primo contributore in termini assoluti alle operazioni e alle missioni dell’Alleanza Atlantica”. L’Italia, infatti, è presente lungo il fianco orientale dell’Alleanza, in paesi come Lettonia, Lituania, Bulgaria e Ungheria, e anche nei dispositivi navali nel Mediterraneo.
Meloni ha evidenziato l’importanza del sostegno alla legittima difesa dell’Ucraina come “obiettivo comune”, affermando: “Il nostro obiettivo comune rimane lo stesso, ovvero costruire le migliori condizioni possibili per una pace giusta”. Ha poi ricordato il contributo dell’Italia con nove pacchetti di aiuti militari all’Ucraina, con un focus sui sistemi di difesa antiaerea per proteggere la popolazione civile. “L’Italia da questo punto di vista ha sempre fatto la propria parte,” ha dichiarato il Presidente, annunciando la futura Ukraine Recovery Conference del 2025, che si terrà a Roma.
Riguardo al rafforzamento dell’Alleanza, Meloni ha ribadito il suo sostegno al “pilastro europeo della NATO” e alla necessità di un’industria europea della difesa “innovativa e competitiva”. A tal proposito, ha commentato: “L’industria della difesa italiana rappresenta in questo campo un’eccellenza internazionale riconosciuta da tutti.”
Sul tema delle nuove sfide alla sicurezza, Meloni ha dichiarato che “è necessario che la NATO sia sempre più capace di evolvere per essere all’altezza di un tempo che intorno a noi sta cambiando”, facendo riferimento all’intelligenza artificiale e alle guerre ibride come ambiti chiave per l’adattamento dell’Alleanza. “L’interconnessione nelle competenze dell’alleanza è fondamentale,” ha affermato.
Infine, Meloni ha ringraziato Rutte e ha espresso la sua fiducia nel rafforzamento della cooperazione: “L’Italia farà la propria parte, per continuare uniti a difendere quei valori che guidano l’Alleanza da 75 anni, che in questi 75 anni hanno garantito ai nostri popoli pace e sicurezza.”