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Religione

Il Papa ai seminaristi di Toledo: prossimità e amore per il popolo di Dio

Papa-Francesco-Piazza-San-Pietro

Nel discorso ai futuri sacerdoti, il Pontefice esorta alla prossimità con Dio e i fedeli, e invita a vivere il sacerdozio come un cammino di servizio autentico e amorevole.

Il 7 novembre 2024, Papa Francesco ha incontrato i seminaristi della Provincia Ecclesiastica di Toledo nella Sala del Concistoro in Vaticano, un’occasione per riflettere sui fondamenti della vocazione sacerdotale. Il Santo Padre ha posto l’accento sulla prossimità che ogni sacerdote è chiamato a vivere: con Dio, con il vescovo, tra i confratelli e con il popolo di Dio.

“Pellegrinaggio o turismo?”: una chiamata alla penitenza autentica

Rivolgendosi ai seminaristi, Francesco ha iniziato il discorso con una provocazione, quasi a voler sollecitare una riflessione personale: “Pellegrinaggio di penitenza o turismo?” ha chiesto, invitando i presenti a guardare alla spiritualità semplice del popolo di Dio e ad avvicinarsi a essa con autenticità e umiltà. Ha proseguito ricordando l’importanza per i sacerdoti di essere vicini, sottolineando quattro forme di prossimità fondamentali: “Prima, la vicinanza a Dio, per poter avere la capacità di incontrarlo, di essere vicini a Lui. Seconda, la vicinanza con i vescovi, e i vescovi vicini ai sacerdoti… Terza, vicinanza tra voi sacerdoti, che già inizia in seminario, e quarta, vicinanza al santo popolo fedele di Dio.”

La processione del “Reservado” e i tre momenti essenziali del sacerdozio

In continuità con la tradizione spagnola, il Papa ha citato la processione del “Reservado”, un’antica commemorazione che celebra il momento in cui il Santissimo Sacramento viene custodito nel tabernacolo. Questa celebrazione comprende tre fasi: la celebrazione eucaristica, l’esposizione del Santissimo Sacramento durante la giornata e, infine, la processione. Secondo Papa Francesco, ciascuna di queste fasi incarna simbolicamente un aspetto centrale della vita sacerdotale.

L’Eucaristia come centro della vita: “È Gesù che entra nella nostra vita per darci la prova dell’amore più grande.” Papa Francesco ha esortato i seminaristi a lasciare che la presenza di Cristo “assorba la vostra vita e il vostro cuore”.

La presenza silenziosa e personale: Durante l’esposizione del Santissimo Sacramento, i seminaristi sono chiamati a vivere un momento di intimità con Cristo. “Solo l’incontro personale e amoroso con Gesù può illuminare, mantenere e sostenere il corso della nostra giornata terrena,” ha affermato il Papa, aggiungendo che è proprio questo dialogo intimo a trasformare il cuore del sacerdote e a dargli la forza per vivere la missione.

Il cammino della processione: Infine, il Santo Padre ha invitato i seminaristi a “portare il Signore in processione,” ricordando che il ministero sacerdotale consiste proprio nell’accompagnare Cristo verso il popolo e il popolo verso Cristo. “Il nostro ministero è accompagnare Cristo verso il suo popolo e il popolo verso Cristo,” ha ribadito, incoraggiando i presenti a vivere questo compito con umiltà e speranza.

Guardare a Cristo, giudice e guida del cammino

Papa Francesco ha concluso il suo discorso con un invito alla perseveranza e alla speranza, esortando i seminaristi a “non distogliere lo sguardo da Colui che ci giudica,” e a vivere in attesa dell’incontro finale con Cristo, di cui l’Eucaristia è una anticipazione sacramentale.

Con queste parole, il Papa ha offerto ai futuri sacerdoti di Toledo una guida preziosa per il loro cammino, ricordando che la vocazione sacerdotale è un servizio di prossimità e di amore, che trova il suo senso più profondo nell’incontro con Cristo e con il popolo di Dio.

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