Nel discorso all’Arma Trasporti dell’Esercito Italiano, il Papa esalta il valore del servizio alla comunità, ricordando San Cristoforo come guida e esempio per la missione militare e umanitaria.
Il 7 novembre 2024, nella Sala Clementina, Papa Francesco ha incontrato i membri dell’Arma Trasporti e Materiali dell’Esercito Italiano in occasione del 70° anniversario della proclamazione di San Cristoforo come loro patrono. Nel suo discorso, il Pontefice ha espresso riconoscenza e apprezzamento per l’impegno dell’Arma nel servire il Paese, soprattutto nei momenti di emergenza.
Un patrono per la protezione e l’ispirazione
Papa Francesco ha ricordato l’importanza di avere un patrono come San Cristoforo, martire e figura simbolica di protezione. “Mi rallegro che un corpo militare abbia chiesto e ottenuto l’alto patrocinio di un Santo martire, che ha donato la vita per testimoniare Cristo,” ha dichiarato il Papa, sottolineando che avere un santo patrono significa riconoscere la necessità di un codice etico e di un’ispirazione più alta per affrontare la propria missione.
Servizio come dignità e missione
Nel suo discorso, il Papa ha lodato l’Arma Trasporti e Materiali per il suo impegno nella difesa dei più deboli e nel soccorso alle popolazioni in difficoltà. “Lo svolgimento puntuale, ben coordinato e costante di tutte queste attività ha un nome preciso: servizio,” ha spiegato, aggiungendo che “servire, il servizio ci dà dignità. Qual è la tua dignità? Sono servitore: questa è la grande dignità!”
Il Papa ha anche evidenziato come molti membri dell’Arma, terminato il loro servizio attivo, continuino a dedicarsi al volontariato. Questo, secondo Francesco, dimostra che il servizio è diventato “un abito naturale” per loro, una caratteristica che si adatta alle diverse fasi della vita.
Un impegno al servizio della pace
Francesco ha sottolineato l’importanza del lavoro dell’Arma non solo in ambito nazionale, ma anche nelle missioni di pace internazionali, dove offrono supporto logistico e distribuiscono materiali umanitari. “Quando andate in aiuto a popolazioni provate dalle calamità naturali o dai conflitti armati, voi, a volte senza saperlo, portate in un certo senso lo stile di Cristo, venuto per servire e non per essere servito,” ha detto il Papa, evocando il significato del nome “Cristoforo” come “colui che porta Cristo”.
Preghiera e benedizione finale
Il Papa ha concluso l’incontro invocando la protezione di San Cristoforo e della Madonna su tutti i membri dell’Arma e sulle loro famiglie. Ha poi citato una frase della “Preghiera dell’Autiere”: «Dio onnipotente ed eterno, proteggi e benedici il servizio che rendiamo ai fratelli e donaci la capacità di usare i nostri mezzi anche per soccorrere e per salvare i bisognosi». Infine, ha chiesto ai presenti di pregare per lui.
In questo incontro, Papa Francesco ha voluto riconoscere e celebrare il valore del servizio disinteressato, definendolo una missione che porta dignità a chi lo esercita e testimonia un autentico spirito cristiano.