Un incontro per valorizzare la Basilica di San Pietro come luogo di fede e accoglienza, unendo ragione, innovazione tecnologica, fede e missione pastorale.
Nel recente incontro con i tecnici e i partner della Fabbrica di San Pietro, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza di unire modernità tecnologica e spiritualità nella gestione e cura della Basilica di San Pietro. Parlando nella Sala del Concistoro, il Santo Padre ha esaltato i progetti e le collaborazioni intraprese per conservare e valorizzare questo “luogo vivo di fede e di storia” e “dimora ospitale” per i fedeli di tutto il mondo.
Nel suo discorso, Papa Francesco ha evidenziato come la Basilica di San Pietro rappresenti “una casa di preghiera per tutti i popoli” e che sia “un dono e un compito prendercene cura” non solo sotto l’aspetto materiale, ma anche spirituale. Questo richiede un utilizzo ponderato delle nuove tecnologie che, sebbene potenti, devono essere subordinate alla “creatività e responsabilità” di chi le impiega. “Accade, talvolta, che lo strumento prevarichi lo scopo cui dovrebbe servire: è come se la cornice diventasse più importante del quadro,” ha avvertito il Papa, invitando tutti a governare la tecnica e a usarla con finalità costruttive.
In questo contesto, il Papa ha introdotto tre criteri fondamentali per guidare il lavoro dei presenti: “l’ascolto della preghiera, lo sguardo della fede, il tatto del pellegrino.” Questi tre principi devono essere alla base di ogni iniziativa, per assicurare che la Basilica rimanga uno spazio di incontro autentico con la fede. In particolare, Francesco ha sottolineato che l’ascolto della preghiera dovrebbe incentivare l’adozione di tecnologie che promuovano una partecipazione consapevole e interattiva dei fedeli, trasformando ogni visita in un’esperienza spirituale e meditativa.
Proseguendo, il Papa ha incoraggiato uno “sguardo della fede,” con l’uso di strumenti tecnologici avanzati “con stile missionario, non turistico.” L’obiettivo, ha spiegato, non è tanto creare “effetti speciali” quanto comunicare la fede della Chiesa e la cultura che essa ha plasmato. Questo approccio implica un impegno a narrare la storia e la spiritualità del luogo con autenticità e rispetto.
Infine, il criterio del “tatto del pellegrino” richiama l’attenzione sulla lunga tradizione artistica al servizio della Chiesa, evidenziando che ogni nuova tecnologia e progetto deve essere in continuità con l’intento pastorale dei predecessori. Papa Francesco ha sottolineato l’importanza di garantire una “comunicazione personale,” ricordando che persino i confessionali rappresentano un’opera d’arte nascosta nella Basilica. In tal senso, il Papa ha chiesto che i confessori siano sempre disponibili, e ha esortato: “Per favore, dite ai confessori di perdonare tutto, tutto! […] Anche quelli che non sono cristiani, si avvicinano a chiedere una benedizione.”
Papa Francesco ha concluso il suo discorso con un ringraziamento sentito per “l’intraprendenza” dei presenti e ha impartito la sua benedizione a tutti i lavoratori della Fabbrica di San Pietro, chiedendo loro di pregare per lui.