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Papa Francesco: avere fiducia nel Vangelo e sostenere i più fragili

Papa-Francesco-Piazza-San-Pietro

All’Angelus, un invito alla speranza nelle crisi, alla solidarietà con i poveri e all’impegno per la pace.

Durante l’Angelus in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha meditato sul Vangelo del giorno, soffermandosi sulle parole di Gesù: «Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno» (Mc 13,31). Il Pontefice ha offerto una riflessione su ciò che è destinato a finire e ciò che rimane eterno: “Le crisi e i fallimenti, anche se dolorosi, ci insegnano a dare a ogni cosa il giusto peso. Le realtà di questo mondo passeranno, ma le parole di Gesù rimangono in eterno”.

Il Santo Padre ha sottolineato che, nonostante le tribolazioni della vita, come guerre, violenze o calamità naturali, il Vangelo invita a guardare al futuro con speranza: “Cristo resta. In Lui ritroveremo le cose e le persone che ci hanno accompagnato nell’esistenza terrena.”

Un invito alla fiducia nel Vangelo

Papa Francesco ha esortato i fedeli a interrogarsi sul proprio attaccamento ai beni terreni: “Siamo attaccati alle cose della terra, che passano in fretta, o alle parole del Signore che restano e ci guidano verso l’eternità? Facciamoci questa domanda, ci aiuterà.” Ha poi affidato questa riflessione alla Vergine Maria, modello di fede, affinché interceda per tutti noi.

Dopo l’Angelus: celebrazioni e appelli per la pace

I nuovi Beati e la testimonianza dei martiri

Il Pontefice ha ricordato i nuovi beati proclamati nel fine settimana: Luigi Palić e Gjon Gazulli in Albania, vittime della persecuzione religiosa del XX secolo, e Max Josef Metzger, martire del nazismo per il suo impegno a favore della pace. “L’esempio di questi martiri conforti tanti cristiani che nel nostro tempo sono discriminati per la fede,” ha affermato, invitando i fedeli a un applauso.

La Giornata Mondiale dei Poveri

In occasione della Giornata Mondiale dei Poveri, il Papa ha posto domande incisive: “Io mi privo di qualcosa per darla ai poveri? Quando faccio l’elemosina, tocco la mano del povero e lo guardo negli occhi?” Ha poi ricordato l’importanza di agire con urgenza, sottolineando: “I poveri non possono aspettare!”

Altre intenzioni e preghiere

Papa Francesco ha ricordato la Giornata Mondiale della Pesca e la Giornata di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, invitando i fedeli a unirsi nella preghiera. Ha poi lanciato un appello accorato per la pace in diverse regioni martoriate del mondo: “I Governanti ascoltino il grido dei popoli che chiedono pace.” Ha quindi salutato i pellegrini presenti, i ragazzi dell’Immacolata, e ha rinnovato la richiesta: “Per favore, non dimenticatevi di pregare per me.”

L’Angelus del 17 novembre ha così offerto un messaggio di speranza e di azione concreta, invitando ciascuno a riflettere sulle proprie priorità e a contribuire al bene comune.

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