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Il Papa ai giovani: speranza, amore e verità nella Giornata Mondiale della Gioventù

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Nella Solennità di Cristo Re, il Pontefice esorta i giovani a vivere nell’amore e nella verità, superando accuse e illusioni, e passa ai giovani coreani i simboli della prossima GMG.

In occasione della Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, Papa Francesco ha celebrato ieri, Domenica 24 Novembre 2024, la XXXIX Giornata Mondiale della Gioventù con una Santa Messa accompagnata da una toccante omelia. L’evento ha segnato il passaggio dei simboli della GMG, la Croce e l’Icona di Maria Salus Populi Romani, dai giovani portoghesi a quelli coreani, in preparazione alla prossima GMG di Seul nel 2027.

Guardare al Re che regna attraverso l’amore

La celebrazione si è aperta con un richiamo alla figura di Cristo come Re dell’Universo, il cui regno è eterno e indistruttibile: “Ci invita a guardare a Lui, origine e compimento di ogni cosa, il cui regno non sarà mai distrutto” (Dn 7,14). Il Santo Padre ha però riconosciuto le difficoltà della realtà odierna, tra guerre, crisi ecologiche e incertezze economiche, invitando i giovani a non lasciarsi sopraffare, ma a trovare speranza e forza nella Parola di Dio.

Accuse, consensi e verità: tre modi per affrontare le sfide

Papa Francesco ha proposto tre riflessioni fondamentali: le accuse, i consensi e la verità, ispirandosi al Vangelo di Giovanni, dove Gesù si trova sotto accusa davanti a Pilato.

Le accuse: resistere senza paura

Gesù, accusato ingiustamente, rimane fedele alla verità. Il Papa ha paragonato questa esperienza alle sfide che i giovani affrontano: “A volte può capitare anche a voi di essere messi ‘sotto accusa’ per il fatto di seguire Gesù. […] Non abbiate paura delle ‘condanne’ del mondo. Continuate ad amare alla luce del Signore.”
Ha poi esortato i giovani a evitare le illusioni e a concentrarsi sulle opere concrete dell’amore, “ciò che rende bella la vita.”

I consensi: la libertà dalla ricerca di approvazione

Riferendosi alla frase di Gesù, “Il mio regno non è di questo mondo” (Gv 18,36), Francesco ha denunciato la “smania di essere visti e approvati”: “La vostra dignità non è in vendita. Non accontentatevi di essere ‘stelle per un giorno’ sui social. Il cielo in cui siete chiamati a brillare è più grande: è il cielo dell’amore, è il cielo di Dio.”

La verità: vivere per amore, non per la superficialità

Cristo testimonia la verità nell’amore, contrastando la grande menzogna dell’autosufficienza: “Cristo ci insegna che solo nell’amore possiamo vivere, crescere e fiorire nella nostra piena dignità.” Il Papa ha esortato i giovani a seguire l’esempio di Gesù, vivendo una vita autentica e non “truccata” da apparenze superficiali.

Il passaggio dei simboli della GMG

La celebrazione si è conclusa con il trasferimento dei simboli della GMG dai giovani portoghesi, che hanno ospitato l’edizione del 2023, ai giovani coreani, futuri organizzatori dell’evento del 2027 a Seul. Francesco ha incoraggiato i giovani coreani a portare il messaggio di speranza e amore di Cristo in Asia: “Abbiate coraggio! Portando la Croce in Asia, annuncerete a tutti l’amore di Cristo.”

Un messaggio di speranza universale

Papa Francesco ha concluso invitando i giovani a mantenere gli occhi fissi su Gesù e Maria, trovando forza nelle difficoltà: “La vostra dignità non ha bisogno di essere truccata. Andiamo avanti, contenti di essere nell’amore, e testimoni della verità.” La celebrazione ha sottolineato il ruolo centrale dei giovani nel portare speranza e cambiamento in un mondo che ha bisogno di luce, amore e verità.

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