Denuncia, sensibilizzazione e azioni concrete per un futuro senza violenza di genere.
Ogni 25 novembre, il mondo si unisce per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un’occasione per riflettere sulle sfide ancora presenti e per ribadire l’urgenza di azioni concrete. La giornata è stata istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare su un fenomeno che colpisce milioni di donne e ragazze in tutto il mondo.
La violenza in numeri
Secondo i dati dell’ONU, circa una donna su tre ha subito violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita. Un fenomeno che attraversa confini, culture e classi sociali, spesso manifestandosi all’interno delle mura domestiche. Le statistiche rivelano inoltre un aumento dei casi di violenza di genere durante periodi di crisi, come conflitti, disastri naturali o la recente pandemia da COVID-19.
Azioni e sensibilizzazione
La campagna Orange the World del 2024 invita governi, organizzazioni e cittadini a unire le forze per prevenire la violenza e sostenere le vittime. Iniziative come programmi educativi, linee di supporto e strumenti legislativi sono fondamentali per combattere la violenza e proteggere le donne.
Papa Francesco, in un recente appello, ha ribadito l’importanza di costruire una cultura di rispetto e uguaglianza, affermando: “Ogni forma di violenza contro le donne è una ferita all’umanità intera. Dobbiamo lavorare insieme per sradicare questo male dal nostro mondo”.
Un futuro senza violenza
La giornata non è solo un momento di denuncia, ma anche un’occasione per immaginare un futuro diverso, in cui ogni donna possa vivere senza paura. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario un impegno collettivo che coinvolga uomini e donne, istituzioni e società civile, giovani e adulti.
La violenza contro le donne non è un destino inevitabile: con il coraggio di cambiare e la determinazione di agire, possiamo costruire un mondo più giusto e sicuro per tutti.